La Formula 1 potrebbe presto fare ritorno nel continente africano, con il Ruanda che si candida seriamente a ospitare un Gran Premio. I vertici della F1 hanno programmato dei colloqui con i rappresentanti del Ruanda per il prossimo mese di settembre, un incontro che potrebbe segnare un passo importante verso l’espansione del calendario del campionato che tornerebbe in Africa dopo l’ultima presenza nel 1993.
Il Ruanda punta a ospitare un GP di F1: un progetto promettente
Il Ruanda sembra avere un piano ben strutturato per portare la F1 in Africa. Questo interesse è stato manifestato con una serie di incontri preparatori, tra cui una visita dei rappresentanti del Rwanda Development Board al Gran Premio di Monaco. A dicembre, Kigali ospiterà l’Assemblea generale annuale della FIA e la cerimonia di premiazione, segno del crescente impegno del Paese nel mondo delle corse automobilistiche.
Durante un’intervista esclusiva a Motorsport.com, il CEO della F1, Stefano Domenicali, ha confermato che un incontro è stato organizzato con il Ruanda per discutere il progetto. “Sono seri”, ha dichiarato Domenicali. “Hanno presentato un buon piano e in effetti abbiamo un incontro con loro a fine settembre. Sarà su un circuito permanente”. Questo dimostra che il Ruanda non sta solo facendo una proposta, ma sta concretamente pianificando di realizzare un circuito all’altezza degli standard della Formula 1.
Il passato dell’Africa in Formula 1
L’ultima gara di Formula 1 in Africa si è tenuta nel 1993, al famoso circuito di Kyalami, in Sudafrica. Da allora, il continente è rimasto fuori dal calendario della F1, nonostante vari tentativi di riportare una gara in Africa. Negli ultimi anni, Kyalami è stato al centro di molte discussioni riguardo a un possibile ritorno della F1 in Sudafrica. L’amministratore delegato e presidente della F1, Stefano Domenicali, ha tenuto diversi incontri con i funzionari del circuito e con altre parti interessate al GP del Sudafrica per rilanciare l’evento. Tuttavia, vari ostacoli, tra cui questioni politiche e logistiche, hanno finora impedito la realizzazione di questo progetto.
Nel contempo, il ritardo nei piani per una gara a Kyalami ha favorito la permanenza di Spa-Francorchamps nel calendario.
Domenicali e la crescita della F1: “Fino al 2020 non avevamo molte richieste”
Domenicali ha sottolineato l’importanza di avere una gara in Africa per confermare lo status di campionato mondiale della F1. “Vogliamo andare in Africa, ma dobbiamo avere il giusto investimento e il giusto piano strategico”, ha spiegato. “Dobbiamo avere il momento giusto, e dobbiamo assicurarci che anche in quel paese, in quella regione, in quel continente, ci sia la giusta accoglienza, perché, naturalmente, hanno altre priorità. Dobbiamo essere sempre molto attenti a fare le scelte giuste.”
Il CEO della F1 ha anche parlato del cambiamento di prospettiva della F1 negli ultimi anni. “Fino al 2020 eravamo in una situazione in cui il numero di posti che volevano ospitare la F1 non era così numeroso. Ora siamo dall’altra parte. Ci sono così tanti posti nel mondo che vogliono ospitare la F1 che ci permettono di assicurarci di lavorare insieme a tutti loro per far crescere l’esperienza.” Domenicali ha aggiunto che con 24 gare nel calendario, la F1 sta valutando attentamente le opzioni per il futuro a medio termine.
Il supporto di Lewis Hamilton
Il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, ha espresso più volte il desiderio di vedere una gara di F1 in Africa. Hamilton aveva punzecchiato la F1 sottolineando che negli Stati Uniti ci sono già tante gare, e che manca la presenza di altre tappe, soprattutto l’Africa. “C’è un’altra gara di cui abbiamo bisogno e sarà l’Africa. Abbiamo tutti gli altri continenti e perché non lì?” ha detto Hamilton.
Il desiderio di Hamilton di vedere una gara in Africa è condiviso da Domenicali, che ha riconosciuto l’importanza di espandere la F1 in nuovi mercati per mantenere e accrescere lo status di campionato mondiale.
Il Ruanda sembra dunque essere in pole position per portare la F1 in Africa, con un progetto serio e ben strutturato che potrebbe realizzarsi nei prossimi anni. Se i colloqui di settembre andranno a buon fine, potremmo presto vedere il ritorno della F1 nel continente africano, segnando un nuovo capitolo nella storia del motorsport globale.
Fonte: Motorsport.com