Con l’avvicinarsi del nuovo regolamento tecnico previsto per il 2026, la Formula 1 si prepara a vivere una delle transizioni più complesse degli ultimi anni. Tra i protagonisti di questo cambiamento c’è la Red Bull, che per la prima volta affronterà la sfida di produrre internamente le proprie power unit, sebbene con il supporto tecnologico della Ford. Questo nuovo ciclo tecnico del 2026 rappresenta una sfida significativa per il team del campione del mondo Max Verstappen, come ha recentemente sottolineato Helmut Marko, consulente Red Bull, in un’intervista a Motorsport-Magazin.
Una sfida tecnica senza precedenti
Durante l’intervista, Marko ha analizzato le difficoltà legate alla progettazione delle nuove power unit, evidenziando le aree in cui la Red Bull potrebbe trovarsi in svantaggio rispetto agli altri team: “Sulla base delle informazioni che abbiamo finora, ci troviamo in una buona posizione, ma si tratta di un progetto completamente nuovo per noi”, ha dichiarato. “Elementi come le batterie e le benzine saranno decisivi, e al momento è difficile prevedere come ci confronteremo con gli avversari”. Secondo Marko, sebbene la Red Bull abbia dimostrato di essere una forza dominante negli ultimi anni, le incertezze legate ai nuovi regolamenti rendono impossibile predire chi avrà la meglio a partire dal 2026.
La permanenza di Verstappen in bilico? Helmut Marko e i timori per il 2026
Oltre agli aspetti tecnici, Marko ha toccato un altro tema cruciale: il futuro di Max Verstappen. Il campione olandese, pur avendo un contratto che lo lega alla Red Bull fino al 2028, potrebbe decidere di lasciare la scuderia prima del previsto se le performance della squadra non dovessero soddisfare le sue aspettative. “Tutti sanno che i contratti dei piloti di vertice includono delle clausole di uscita legate alle prestazioni”, ha spiegato Marko, facendo riferimento anche al caso di Sebastian Vettel nel 2013, quando il tedesco lasciò il team dopo un calo di competitività. Marko ha scherzato sul fatto che, in caso di insoddisfazione da parte di Verstappen nel 2026, il pilota potrebbe già essere “su un’altra macchina” prima ancora di andare a lamentarsi nel suo ufficio.
La pressione del 2026 su Red Bull e i nuovi motoristi
Il 2026 non rappresenta una sfida solo per la Red Bull, ma anche per i nuovi motoristi come Audi, che entrerà ufficialmente nel circus proprio con l’inizio del nuovo ciclo tecnico. Anche Audi, sotto la guida di Mattia Binotto e Jonathan Wheatley, dovrà affrontare la complessità dei nuovi regolamenti, con l’obiettivo di essere competitiva sin dall’inizio. Tuttavia, le incertezze riguardano tutti i team: le nuove power unit, che puntano a migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità, saranno cruciali per determinare chi potrà competere per il titolo.
Le parole di Marko sul futuro di Verstappen arrivano in un momento in cui l’olandese ha più volte espresso dubbi sulla sua permanenza a lungo termine in Formula 1. Già nei mesi scorsi, Verstappen aveva dichiarato di non voler rimanere nel Circus fino ai quarant’anni, affermando che avrebbe preferito esplorare altre categorie del Motorsport. Le recenti tensioni interne al team, unite alle sfide tecniche del 2026, potrebbero accelerare questa decisione. Se la Red Bull non dovesse essere all’altezza delle aspettative, il rischio di perdere il suo pilota di punta prima del 2028 sarebbe reale.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion