La Haas è stata protagonista di uno spiacevole episodio a Zandvoort: al termine del Gran Premio d’Olanda i camion del team americano non sono potuti partire in direzione Monza, a seguito di una controversa questione con Uralkali, l’ex sponsor del team.
Haas bloccata a Zandvoort, la questione da risolvere con Uralkali
Le ultime settimane per la Haas non sono state particolarmente facili. L’ex sponsor russo Uralkali a giugno ha infatti richiesto al team americano tramite tribunale il risarcimento del versamento delle sponsorizzazioni precedenti alla scissione dell’accordo avvenuta nel marzo del 2022. Un’ingente somma di denaro, ben 9 milioni, con interessi e commissioni più una vettura del 2021. Somma e macchina che però Uralkali non ha mai visto, nemmeno alla scadenza di luglio: per tanto alla vigilia del weekend in Olanda, al rientro dalla pausa estiva l’ex sponsor ha incaricato uno studio legale di mettere pressione alla Haas, minacciando di sequestrare denaro e/o beni alla Haas, che ha richiesto di attendere fino al termine del GP. Nel giovedì degli ufficiali giudiziari e polizia hanno fatto visita alla pit lane del Gran Premio d’Olanda.
Le due vetture hanno preso parte al Gran Premio, ma i camion con l’equipaggiamento – macchine e attrezzature – al termine del GP sono stati trattenuti a Zandvoort in attesa del versamento del rimborso. L’ordinanza del tribunale aveva infatti stabilito che la squadra non avrebbe potuto spedire nulla in Italia fino alla conferma del pagamento. Un danno non da poco considerando che sarebbero dovuti partire il prima possibile per raggiungere Monza per il GP di questo fine settimana.
Il pagamento arriva, la Haas è pronta a partire
La Haas ha dovuto pazientare un po’ ma il via libera per partire fortunatamente è arrivato Lunedì, una volta accertato l’accredito della somma.
“Uralkali conferma di aver ricevuto per intero il pagamento dovuto da Haas (inclusi interessi e commissioni) in seguito alla sentenza della corte arbitrale svizzera. Abbiamo anche incassato l’auto da corsa che ci spettava in base ai termini dell’accordo di sponsorizzazione”, si legge nella dichiarazione di Uralkali ai tribunali olandesi.
“Pertanto, Uralkali ha notificato alle autorità olandesi che potrebbero revocare l’arresto dei beni di Haas come misura provvisoria e che Haas è libera di portarli fuori dai Paesi Bassi.”
La questione sembra quindi essersi risolta senza troppi ritardi ma soprattutto ulteriori azioni legali che avrebbero potuto definitivamente mettere la Haas in una situazione ben peggiore.
Fonte: Motorsport.com