Sventola la bandiera a scacchi sul GP di Monaco e Lando Norris porta a casa una vittoria che vale tanto dopo le difficoltà avute in questo inizio campionato. Dietro di lui chiudono il podio l’eroe di casa Charles Leclerc, che ha corso con il cuore, e Oscar Piastri. Nononstante le differenti strategie dei team nel principato, in quanto tutti sono stati costretti a smarcare due soste, quasi tutti i primi sono arrivati nelle stesse posizioni in cui sono partiti. L’unico a concludere meglio di come è partito è stato Hamilton che ha chiuso in P5.
I primi giri caotici del GP di Monaco
Si spengono i semafori e il GP di Monaco parte con un buono spunto di Leclerc che prova ad attaccare Norris all’esterno della Santa Devota ma il pole man tira la staccata e arriva anche al bloccaggio ma riesce a mantenere la leadership. La partenza fila liscia tranne per Bortoleto che colpisce le barriere dopo che stava battagliando con Kimi Antonelli e causa una virtual Safety Car. Così nelle retrovie Tsunoda, Gasly, Bearman e Bortoleto (che è riuscito a ripartire) sfruttano l’occasione per smarcare la prima delle due soste obbligatorie (introdotte con una regola che è entrata in vigore per provare a rimescolare un pò le carte in questo GP).

Alla ripartenza davanti mantengono un ritmo abbastanza lento mentre i piloti che hanno già pittato hanno un ritmo più veloce di 4 secondi. Ma Gasly ha un problema con i freni e tampona Tsunoda alla chicane del porto causando una doppia bandiera gialla. Intanto tutti cercano di fare gioco di squadra: con i piloti che stanno dietro che cercano di creare un gap che permetta ai loro compagni di scuderia di avere un pit stop senza finire in fondo. Ad esempio Hadjar riesce a smarcare entrambi i pit stop obbligatori e rientrare in pista 8° grazie a Lawson che ha rallentato il resto del gruppo.

Confusione per i pit stop: strategie diverse per tutti
A questo punto tutti devono pensare ad una strategia che gli permetta di migliorare la propria posizione in pista e di non perderla rispetto agli altri. Hamilton riesce così a rientrare 5° e poi si fermano anche i due piloti della McLaren. Infatti Piastri vuole attaccare la seconda posizione del GP di Monaco e quindi costringe anche Leclerc a fermarsi. Questo vuol dire che davanti è solo Verstappen che sta allungando lo stint ma quando rientra non guadagna nessuna posizione. Intanto gli unici piloti che hanno già fatto due soste sono gli ultimi e Ocon e Hadjar. Mentre in Williams e Mercedes non si sono ancora fermati.
Il GP di Monaco senza troppi colpi di scena
Il pilota monegasco si trova a dover superare i doppiati ed è costretto a fare, anche, lift and cost per raffreddare la temperatura dei freni e così perde terreno rispetto a Lando. Allora gli viene chiesto di cercare di avvicinarsi il più possibile per restare incollato all’inglese. Intanto oltre al caos delle strategie nuovamente non vediamo nessun sorpasso ma tutti cercano di tenere un ritmo che sia conveniente per il loro team confermando che questa sia una gara di strategia. Uniche azioni degne di nota sono il ritiro di Alonso per problemi tecnici e il secondo pitstop gratis di Albon grazie a Sainz che ha rallentato il gruppo dietro. Infatti la Williams ha pensato ad un ottima strategia: hanno così concluso in P9 e P10.

Davanti il primo a smarcare la seconda sosta è Piastri e a seguire Leclerc e Norris. Mentre Verstappen allunga nuovamente lo stint per poi montare la soft a fine gara. Così Charles riesce ad attaccarsi a Lando che è bloccato da Max e inizia a pensare ad un sorpasso praticamente impossibile.

Intanto dietro la Mercedes deve ancora fare entrambe le soste e quindi sono condannati a finire in fondo al gruppo. Per questo Russel molto frustrato decide di superare Albon tagliando la chicane del porto ma questo lo porta ad ottenere una penalità: un drive-through (ossia deve attraversare la pit lane senza effettuare il cambio gomme).
Una battaglia di cuore per Charles contro Norris
Leclerc vuole crederci fino alla fine e portarsi a casa la vittoria del GP di Monaco. Infatti quando mancano 10 giri al termine continua a rimanere attaccato a Norris cercando di metterlo sotto pressione per indurlo all’errore. Ma intanto anche Piastri si attacca al monegasco per poter cogliere possibili occasioni. Nonostante tutto però l’eroe di casa è costretto ad accontentarsi della seconda posizione su una pista dove superare è praticamente impossibile. Così Norris vince il gran premio di Monte Carlo dimostrando tutto il suo talento. Il britannico riporta la McLaren sul gradino più alto del podio nel Principato dopo il 2008 con Lewis Hamilton. Piastri chiude la top 3 e dietro di lui ci sono Verstappen e Hamilton.
Ottima gara anche per la Racing Bulls che chiude con due piloti in top 10 e per Ocon che conclude in settima posizione. Deludente, invece, la Mercedes che è con entrambe le macchine fuori dai punti a causa di una strategia tremenda. In particolare Kimi conclude ultimo e quindi grande delusione anche per lui. Comunque regala 10 punti ai Fantamanager che l’hanno schierato in squadra.