Una gara mai in discussione, senza nessun possibile rivale. Sono finiti gli aggettivi per descrivere la grandezza di Max Verstappen che vince il GP d’Ungheria. Dopo una partenza non perfetta, riesce comunque a stare affiancato ad Hamilton che partiva in pole. Il britannico ha uno scatto migliore dell’olandese, ma sbaglia il punto di frenata e va lungo, facendosi superare da SuperMax e dalle due McLaren. Dopo i primi giri in cui le due macchine inglesi riuscivano a stare vicino alla Red Bull, il #1 comincia a scappare via distaccando alla bandiera a scacchi Lando Norris di ben 40 secondi.
GP Ungheria: McLaren seconda forza, poi Mercedes
Come detto, chiude in seconda posizione Lando Norris, seguito in P3 da Sergio Perez. La rimonta del messicano e la costanza di ottime prestazioni portano i due a garantirsi il podio. Una garanzia che però è quasi venuta a mancare nell’ultimo giro, dopo un crollo della gomma di Checo, con Lewis Hamilton che ha voluto provarci fino alla fine. Probabilmente sarebbe bastato un giro in più per avere una chance per riconquistare il podio. Quinta posizione per Oscar Piastri che, come il compagno di squadra, ha accusato del degrado nei giri finali, come se la McLaren andasse a peggiorare nei giri finali. Sesta posizione per George Russell che partiva dal fondo e completa la rimonta concludendo anche davanti alle due Ferrari.
Tirando le somme finali, alla fine del GP di Budapest, la Red Bull si conferma sempre più prima forza e sempre più imbattibile. L’essere seconda forza è invece contesa tra la Mercedes e la McLaren, con la scuderia tedesca che sembra essere leggermente migliore del team britannico.
Ferrari, bisogna cambiare passo e anche in fretta
Settima ed ottava posizione per Charles Leclerc e Carlos Sainz. Le due Ferrari, nel primo stint, hanno tenuto il passo dei primi 5. Dopo un problema alla pistola per Leclerc ed un pit stop probabilmente troppo anticipato, il monegasco si è ritrovato dietro al compagno, riuscendo però sempre a tenere il ritmo di Sainz. Da quel momento, le due Rosse non sono riuscite più a rientrare in gara, conducendo la loro in maniera abbastanza anonima. Alla seconda sosta, Charles sfrutta l’undercut per passare di nuovo lo spagnolo. A causa di un suo errore di valutazione, riceve anche 5 secondi di penalità per speeding in pit lane. Alla fine, riuscirà a tenere la posizione sul compagno per 0.7 secondi.
Queste posizioni, però, non si addicono ad un team come la Ferrari. Servirà una svegliata dentro il team che dovrà sicuramente partire dal team principal Frederic Vasseur. Da adesso in poi, servirà vedere la vera linea di pensiero del nuovo “boss” della Scuderia di Maranello.
Articolo a cura di Francesco Orlando