Quando arriva il GP di Singapore, non ha senso fare previsioni alla vigilia del weekend. Nel circuito di Marina Bay può davvero accadere di tutto e lo dimostrano fatti e statistiche, che rivelano quanto possa essere sorprendente questo Gran Premio.
Al circuito di Marina Bay saltano tutti gli schemi
“Il GP di Singapore è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. È facile richiamare Forrest Gump per descrivere quanto sia imprevedibile questa gara. Se la stagione sta prendendo una certa direzione, a Marina Bay spesso si racconta un’altra storia. Con il dominio McLaren e l’ottima forma di Verstappen nell’ultimo periodo, nessuno avrebbe scommesso su George Russell e sulla Mercedes, autori di un weekend capolavoro. Più clamoroso è il caso del 2023, con la RedBull capace di vincere 21 gare su 22 e vedere sfumare la possibilità di fare “cappotto” proprio a Singapore. Proprio lì la Ferrari, deludente fino a quel momento, riesce ad imporsi grazie ad una sontuosa prestazione di Carlos Sainz. Curioso come la Rossa sia riuscita ad imporsi anche nel 2015, grazie a Sebastian Vettel, in una stagione dominata quasi del tutto dalla Mercedes.

Le statistiche del GP di Singapore

In 16 edizioni del GP di Singapore, abbiamo visto ben 8 vincitori diversi di cui solo 2 sono riusciti a conquistare almeno due successi consecutivi, Vettel 3 vittorie di fila tra il 2011 e il 2013, ed Hamilton 2, nel 2017 e 2018. Proprio dal 2018 non vediamo qualcuno ripetersi a Singapore, dall’anno successivo ha sempre vinto un pilota diverso, infatti nessuno riesce a togliere il trono al “Re” di questo GP, Vettel, che comanda l’albo d’oro con 5 successi, seguito da Hamilton, fermo a 4, poi Alonso con 2 e gli altri a 1. Prima di questo weekend regnava un certo equilibrio nell’albo d’oro dei team, con RedBull, Mercedes e Ferrari in testa con 4 successi per uno, ma grazie a Russell la scuderia tedesca sale a 5. Seguono la McLaren a 2 e la Renault a 1. Ormai lo sappiamo, Singapore è una pista atipica e spesso regala risultati per nulla in linea con il resto della stagione. Cosa succederà il prossimo anno?
di Mauro Cafasso