L’incidente avvenuto al primo giro del GP di Monaco tra Perez e le Haas di Hulkenberg e Magnussen che ha causato una bandiera rossa ha consentito a diversi piloti di smarcare la sosta obbligatoria per il cambio mescola. Chi ne ha pagato le conseguenze sono piloti partiti con le gomme hard, costretti a dover percorrere l’intero resto della gara con le medie. La bandiera rossa al GP di Monaco ha dunque annientato qualsiasi tipo di strategia, cosa che non è andata giù a tutti i piloti.
Bandiera rossa, piloti chiedono un cambio di regolamento dopo Monaco
Nonostante l’emozionante vittoria di Charles Leclerc quello della scorsa domenica non si può di certo definire come uno dei Gran Premi più esaltanti che Monaco abbia avuto nella sua storia. A Monaco, con le monoposto attuali è quasi impossibile sorpassare. Basti pensare che se sommiamo i sorpassi dei GP degli ultimi 3-4 anni non arriviamo nemmeno alla metà di quelli visti lo scorso anno a Las Vegas, in una singola gara. Se a questo poi si aggiunge il fatto che l’unico elemento di imprevedibilità ovvero il pit-stop, viene a mancare non è difficile capire la sorte alla quale era destinato il GP di Monaco 2024.
“Dopo la bandiera rossa, la nostra strategia è stata rovinata perché abbiamo dovuto montare la media fino alla fine, poiché tutti avevano una sosta libera e questo significava che dovevamo risparmiare molto,” ha detto Verstappen, partito e arrivato sesto. L’olandese non ha potuto far altro che accodarsi sperando che il GP finisse presto. Lui stesso si è detto piuttosto annoiato durante la gara. Proprio perché è stato tutto fin troppo semplice. Una sorta di sfilata. “Ho semplicemente provato a seguire George ed eravamo così fuori ritmo nel cercare di gestire le gomme. È piuttosto noioso là fuori, guidare letteralmente a metà gas sui rettilinei in alcuni punti.”
Della stessa idea è stato anche Lando Norris. L’inglese si è piazzato in quarta posizione. “Non c’è proprio niente che tu possa fare, specialmente con la bandiera rossa all’inizio. Penso che questo abbia rovinato ogni altra opportunità che mi sarebbe potuta capitare con la strategia e il risparmio di gomme, quindi è un po’ un peccato.”
Anche chi della bandiera rossa ne ha beneficiato, come Alexander Albon riconosce che la questione sia ancora un nodo da risolvere. “Sì, dobbiamo capire cosa sta succedendo. Penso che se si verifica una bandiera rossa al primo giro, dovrebbe comunque esserci un pit-stop obbligatorio o qualcosa del genere. Ha funzionato a nostro favore per essere onesti con voi, quindi non mi lamenterò troppo…”