Altra settimana di stop, altra ripresa per la F1. Ultima tappa prima degli appuntamenti europei, questa volta a Miami. Scopriamo i segreti del circuito di Miami dove torna la Sprint Race.
Terza gara assoluta a Miami, la prima tappa americana del calendario
Il Miami International Autodromè è un circuito cittadino non permanente. Si estende per 5412 metri, presenta 19 curve e 3 zone DRS. La prima sul rettilineo principale, la seconda tra la 8 e la 11 e l’ultima tra la 16 e la 17.
Il tracciato è stato inaugurato nel 2022, e da subito è stato un dominio Red Bull. Anzi, di Max Verstappen. L’olandese ha vinto entrambe le edizioni e detiene sia il record assoluto che quello ufficiale della pista. Il primo in 1’26”814, il secondo in 1’29″708. Nel conteggio delle pole, invece, rientra anche Charles Leclerc, che ha piazzato la sua Ferrari davanti a tutti nel 2022. Nel 2023, Sergio Perez è scattato davanti a tutti.
Il Miami International Autodromè è un circuito cittadino non permanente. Si estende per 5412 metri, presenta 19 curve e 3 zone DRS. La prima sul rettilineo principale, la seconda tra la 8 e la 11 e l’ultima tra la 16 e la 17.
Il tracciato è stato inaugurato nel 2022, e da subito è stato un dominio Red Bull. Anzi, di Max Verstappen. L’olandese ha vinto entrambe le edizioni e detiene sia il record assoluto che quello ufficiale della pista. Il primo in 1’26”814, il secondo in 1’29″708. Nel conteggio delle pole, invece, rientra anche Charles Leclerc, che ha piazzato la sua Ferrari davanti a tutti nel 2022. Nel 2023, Sergio Perez è scattato davanti a tutti.
Usura? Non sembra un problema. Occhio al carico aerodinamico
In queste due edizioni del GP di Miami, l’asfalto del tracciato si è comportato molto bene. In generale, non si tratta di un circuito molto abrasivo. Per questo la Pirelli ha deciso di portare i compound C2, C3 e C4.
La parte cruciale nella preparazione a questo gran premio sarà l’assetto. La pista si presenta come un mix di curve veloci e lunghi rettilinei. L’unica zona molto lenta è quella delle curve dalla 11 alla 16. I team dovrebbero quindi adottare una configurazione da medio carico. Alcune scuderie di metà o bassa classifica potrebbero però tentare l’azzardo di usare un’ala da medio-basso carico. Questo ovviamente comporta dei rischi, come un’elevata usura delle gomme, ma anche dei benefici, ad esempio una grande differenza di velocità nei vari rettilinei. E chissà che anche i top team non vogliano giocare questa carta.
Pronostici per Miami: Max cannibale come sempre, Ferrari cerca riscatto
È tempo di pronostici, e chi se non Max Verstappen è il favorito numero uno per la vittoria del GP di Miami. Attorno a lui, il caos. Le notizie su Newey e quelle passate su Horner non hanno però intaccato il suo “cannibalismo”, e l’olandese è sempre più affamato di vittorie. Chi deve invece dimostrare di essere seconda forza in questo mondiale è la Ferrari. Anche qui, le speculazioni su un possibile approdo del mago della Red Bull in rosso hanno acceso gli animi dei Tifosi. L’idea di un Dream Team con Hamilton e Leclerc li appaga, e c’è senza dubbio la voglia di ripartire bene a Miami.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO