Dopo la débacle in Australia, Red Bull torna a fare la voce grossa nel GP del Giappone: 1-2 con Verstappen che precede Perez. Buona gara per la Ferrari: Sainz si prende il podio, mentre Leclerc rimonta da ottavo a quarto. Delusione McLaren, che doveva giocarsela con Ferrari ma torna a casa con un quinto e un ottavo posto, mentre l’eroe di casa Tsunoda si regala un punto. Ricapitoliamo, quindi, tutto quello che è successo.
GP Giappone, brutto crash al via!
Alla partenza, i primi 9 piloti in griglia mantengono le posizioni. Poche posizioni più indietro, però, Albon e Ricciardo si toccano e vanno a muro: brutto incidente ma entrambi escono illesi dalle proprie vetture. Bandiera rossa e gara sospesa dopo neanche un giro completato.
Dopo mezzora si riparte. A differenza della prima partenza, questa volta non si verifica nessun contatto. Leclerc approfitta della mescola di vantaggio (media contro dura) per superare Hamilton e portarsi in settima posizione. Ottima partenza anche di Tsunoda che supera Russell e sale in nona posizione, salvo poi doversi arrendere un giro dopo.
Norris rientra ai box molto anticipatamente per montare la gomma dura, mentre qualche posizione più indietro ad Hamilton viene chiesto di lasciar passare Russell, che sembra più veloce al momento. Nel frattempo, Zhou si ritira per problemi al cambio.
Verstappen rientra ai box per montare la gomma media ed esce 1 secondo davanti a Norris. Con l’undercut, l’inglese della McLaren è riuscito a sopravanzare Perez. Dopo la bandiera rossa, in questa gara sarà molto importante la strategia.
Leclerc, Perez, Norris e Russell: succede di tutto
Dopo 23 giri, Leclerc rimane ancora fuori su gomma media (attualmente secondo). In radio si parla di piano C, forse riferendosi a una singola sosta. Nel frattempo, Perez sorpassa Norris e si riporta virtualmente in seconda posizione (in realtà terzo alle spalle di Leclerc), mentre le due Mercedes (confinate ai margini della top 10) rientrano ai box per montare un secondo treno di gomme dure.
Al giro 26, però, Leclerc va lungo prima di curva 9 e si fa passare da Perez. Il monegasco rientra così ai box per il suo primo (forse unico) pit stop di giornata, seguito da vicino da Norris, al suo secondo pistop. Entrambi montano gomma dura. Leclerc riesce ad uscire per un nulla davanti a Russell, mentre Norris si deve accodare ad entrambi.
Intorno al giro 35, è tempo del secondo pitstop anche in casa Red Bull. Verstappen rientra in pista secondo, alle spalle di Sainz (con una sosta in meno), mentre Perez esce dai box alle spalle di Norris ma si sbarazza in fretta sia di lui sia di Leclerc, facendo registrare anche il giro più veloce.
Sainz si prende il podio
Giro 37: Sainz rientra ai box ed esce in quinta posizione, alle spalle di Leclerc e Norris. Al giro 40, poi, è di nuovo il turno di Hamilton, che monta gomme medie dopo due treni di gomme dure e ritorna in pista nono. Due giri più tardi, Sargeant si insabbia in curva 9: riesce a tornare in pista, ma è ultimo. Nel frattempo, Sainz riesce a sorpassare Norris, sfruttando le gomme più fresche. Al giro 46, poi, lo spagnolo arriva su Leclerc e si prende l’ultima posizione disponibile per il podio, facendo segnare anche il giro più veloce.
A tre giri dalla fine, Russell arriva su Piastri e tenta l’attacco nell’ultima chicane. L’inglese, però, porta troppa velocità e forza Piastri fuori, che deve andare largo per evitare un incidente. Nonostante l’investigazione, Russell riesce comunque a prendersi la settima piazza all’ultimo giro.
Termina così il GP del Giappone, con Verstappen che precede Perez per il terzo 1-2 Red Bull stagionale. Ferrari chiude buona terza e quarta con Sainz e Leclerc, davanti a Norris, Alonso, Russell, Piastri, Hamilton e Tsunoda, che completa la top 10 con un punto a casa.
L’appuntamento è fra due settimane in Cina, con il primo GP dal 2019 e la prima sprint della stagione.