Sventola la bandiera a scacchi sul circuito del Gp d’Italia e Max Verstappen porta a casa una vittoria che vale tanto, perché dimostra tutto il suo talento. Infatti da parte sua è una magia riuscire a guidare in questo modo una macchina così scarica. Dietro di lui chiudono il podio le due McLaren: Norris 2° e Piastri 3°. L’australiano mantiene la sua leadership in campionato a +31 dal compagno. Un po’ più deludente la Ferrari con Charles e Lewis che non possono fare altro che accontentarsi di un 4° e 6° posto a “casa loro“.
Una partenza infuocata del GP d’Italia
3,2,1… si spengono i semafori del tempio della velocità con un ottimo spunto dei primi 4. Con Max Verstappen, il poleman, che riesce a mantenere la propria posizione tagliando la prima variante. Ma questo lo obbliga a dare la posizione a Lando Norris per evitare una penalità. Dietro è bagare tra Leclerc e Piastri per la 3° posizione: al giro 1 il monegasco lo passa ma Piastri risponde subito con un ottimo sorpasso all’esterno di Lesmo 1, nonostante ciò Charles butta il cuore oltre l’ostacolo e riesce a tornare in terza posizione. Però la sua macchina è talmente scarica che è difficile riuscire a tenerla.

Questi primi giri del GP d’Italia sono infuocati con Max che al 4° giro riesce a riprendersi la leadership alla prima chicane. Dopodiché cerca di togliere il DRS alla Papaya dietro di lui, e ci riesce mettendo in pista una serie di giri velocissimi. Intanto ancora difficoltà per Leclerc che non riesce più a tenere dietro l’australiano e ha già Russell alle calcagne. La sua fatica è dovuta al fatto che avendo la macchina scarica il posteriore scivola e si surriscalda. Risultato: è obbligato a fare lift and cost per raffreddarle.
Bene anche Hamilton che da 10° riesce a risalire 6° davanti ai suoi tifosi. Dietro di lui, da Bortoleto in avanti c‘è un lunghissimo treno DRS. Tra questi c’è anche Kimi che da 6° è finito 10° a causa di un eccessivo pattinamento alla partenza del GP d’Italia. Questo blocca anche i possibili pit stop di quelli davanti che altrimenti si troverebbero nel traffico.
Super Max allunga sui due Papaya
Dopo 15 giri comincia a vedersi la forza McLaren, anche qua al GP d’Italia, con i due Papaya che iniziano a spingere. Nonostante questo Max non molla e riesce a guidare in modo fantastico anche con una macchina molto scarica. Ormai continua a guadagnare come un metronomo: giro veloce su giro veloce. L’altro molto scarico è Charles che però fa più fatica anche se, come lo avvisa Bozzi, è riuscito a riportare le giuste temperature e a commettere meno sbavature.
E’ al giro 20 che iniziano i pit stop del GP d’Italia: il primo è Bearman. Dopo di lui entrano man mano tutti ai box. Ed è proprio qua che Alonso riesce a superare Bortoleto. Però, purtroppo per Alonso la fortuna non è dalla sua parte e poco dopo essere tornato in pista rompe la sospensione ed è costretto a ritirarsi. Intanto è ottima la prestazione per le Williams che sono tornate ad avere la velocità che avevano nelle FP. Bene sopratutto per Albon. Più difficoltà invece per Sainz, che arriva anche al contatto con Bearman (quest’ultimo poi penalizzato di 10 secondi).

Dubbi sulla migliore strategia: le gomme non degradano in questo GP d’Italia
Davanti i primi a fermarsi sono i piloti Mercedes. Però il degrado è talmente basso che i team iniziano a pensare di allungare il primo stint per poi montare le soft. Chissà alla fine quale sarà la migliore strategia? Solo il traguardo ce lo dirà. Intanto Leclerc risponde bene a Russell portandosi sui tempi dei piloti Papaya. Infatti sono proprio le gomme di Ferrari e McLaren quelle messe meglio. Al contrario la Red Bull di Max inizia a presentare del blistering sull’anteriore.
Nonostante questo il monegasco si ferma e monta le dure per proteggersi da Russell e cercare di fare un qualcosa di diverso rispetto a quelli davanti. E dopo di lui fa lo stesso anche il quattro volte campione del mondo olandese. Continuano, invece, i due McLaren. Un GP d’Italia che potrebbe ancora riservare sorprese… Infatti i due Papaya sperano in una safety car. Che però non è mai arrivata. Quindi box sia per Piastri che per Norris: soft per entrambi.
Incredibile però cosa è successo al muretto dei box: il pit stop di Norris è lentissimo e si trova a rientrare dietro al compagno di squadra. Cosa farà il team? li lascerà liberi di lottare? O ordinerà a Piastri di fare andare l’inglese? Arriva l’ordine del muretto per l’australiano: Fai passare Norris e poi siete liberi di lottare.

Max si prende una vittoria di forza, davanti alle McLaren. Delusione per Ferrari
In tutto questo mancano pochi giri al traguardo. Alla bandiera è il leone Max a vincere. Davanti a Norris per ben 20 secondi: una gara di dominio. A chiudere il podio c’è Piastri. Ferrari, invece, un po’ sottotono con Charles che inizia 4° e finisce 4° e Hamilton che non va oltre il 6° posto, nonostante la buona rimonta. In mezzo ai due si infila George Russell mentre Kimi finisce 8° ma verrà declassato per una penalità di 10 secondi. Ottima anche la prestazione di Albon, Bortoleto e Hadjar: indubbiamente sono loro i migliori del centro gruppo. Infatti hanno concluso il GP d’Italia rispettivamente settimo, nono e decimo. Però c’è da ricordare che con la penalità di Antonelli la loro classifica cambierà.
