Dopo l’inizio del weekend in salita, Lewis Hamilton vince il GP del Belgio. Prima della squalifica di Russell era giunto secondo al traguardo. Un buon risultato, ma il sette volte campione del mondo si aspettava qualcosa di più nel finale. Infatti, Hamilton, dopo essere riuscito a farsi beffe di Sergio Perez in partenza, aveva raggiunto facilmente la testa della corsa sorpassando Leclerc. Poi, però, la scelta inaspettata di Russell ha cambiato le sorti della gara.
GP del Belgio a Lewis Hamilton dopo la momentanea delusione al traguardo
Una Formula 1 capace di lasciare con il fiato sospeso gli appassionati anche dopo il termine della gara. Questa, purtroppo, a farne le spese è stato proprio George Russell. Il giovane pilota inglese ha concluso il GP del Belgio in prima posizione grazie ad una sua grande intuizione strategica. Sta di fatto che i giudici di gara hanno trovato la sua monoposto sottopeso rispetto quanto indicato da regolamento, effrazione che gli è costata la vittoria. Una domenica agrodolce per Mercedes che, se da un lato si è vista sfumare davanti agli occhi una grande doppietta, dall’altro non ha perso la prima posizione. Infatti, a salire sul gradino più alto del podio è Lewis Hamilton, per la seconda volta nelle ultime quattro gare.
Un verdetto che non cancellerà dalla memoria degli spettatori e degli addetti ai lavori la prodezza di George Russell, così come non si può dimenticare la delusione di Lewis Hamilton al traguardo del GP del Belgio. Infatti, il sette volte campione del mondo aveva concluso la gara sul circuito belga in seconda posizione, dove essere stato sorpreso dalla strategia aggressiva del compagno di squadra, poi squalificato. Hamilton aveva più volte segnalato al suo ingegnere che, nonostante i tanti giri sulle spalle, le sue gomme hard stavano andando bene, sottolineando implicitamente che forse sarebbe potuto andare in fondo senza effettuare la seconda sosta. Il pilota inglese però non si è imposto sulla scelta del team di richiamarlo nuovamente ai box.
Hamilton deluso dalla strategia adottata: “Ad ogni stint a me rimanevano delle gomme”
In effetti, come da prassi, la strategia più aggressiva tocca spesso al pilota del team che si trova più in fondo e più in difficoltà. Russell ha potuto tentare il tutto per tutto perché non aveva niente da perdere. Hamilton, invece, si trovava al comando della corsa. Inoltre, il numero 44 è dovuto rientrare per la seconda sosta anche per difendersi da possibili undercut di Leclerc e di Piastri. Appena sceso dalla vettura, nelle consuete interviste pre-podio, nelle parole di Lewis prevaleva l’orgoglio per il risultato ottenuto come squadra: “Non mi aspettavo questo risultato assolutamente. Innanzitutto Devo fare le congratulazioni a George e al team. Il venerdì è stato disastroso, la macchina non c’era. Abbiamo fatto qualche cambiamento, ma non sapevamo come sarebbero andate le cose per via della pioggia di ieri. La macchina oggi era fantastica. Abbiamo fatto una bella doppietta e un lavoro solido nei pit-stop e nella strategia. Grazie ai ragazzi in fabbrica“.
Le noti stridenti per Lewis sono arrivate però sulla strategia e sulla battaglia finale con Russell. “Ho cercato di avvicinarmi a George, ma lui ha fatto un lavoro straordinario, andando lungo con le gomme. Ogni stint a me rimanevano delle gomme, ma il team mi ha detto di rientrare…purtroppo è andata così. È una di quelle giornate“. Una delusione che poi è risultata ancora più profonda per Lewis Hamilton ai microfoni Sky di Mara Sangiorgio, alla quale Hamilton ha confermato la sua volontà di non voler rientrare. Un Lewis amareggiato in parte per non essere stato ascoltato ma, allo stesso tempo, probabilmente deluso anche con sé stesso per non essersi imposto maggiormente con il suo team. Alla fine però, se pur grazie ai giudici di gara, la vittoria per Hamilton è arrivata lo stesso.