Sventola la bandiera a scacchi per la gara del GP della Cina. Il primo a tagliare il traguardo è sempre lui: Max Verstappen. Una gara perfetta, dominata (così come la Sprint) dal primo giro e non lasciando mai qualcosa agli avversari. Chiudono il podio Lando Norris dopo una gara strepitosa, e Sergio Perez sul gradino più basso.
Partenza disastrosa per Ferrari nella gara del GP della Cina, poi la ripresa
Alla partenza, tutto procede senza danni. Max scappa via, con Alonso che cerca di affiancarsi scavalcando anche Checo. Dietro, le Rosse lottano tra di loro, ma Leclerc accompagna Sainz fuori pista. Questo favorisce Russell e Hulkenberg, che passano entrambe le Ferrari. La Haas verrà subito scavalcata, con la Mercedes si aprirà una bella lotta. Intanto, davanti, l’Aston Martin degrada molto, e viene superato sia da Perez che da Norris.
Primi pit stop e prima Safety Car: fuori Bottas
I primi pit stop arrivano intorno al giro 15. Sosta doppia per la Red Bull; si fermano anche Piastri, Alonso, Sainz e Russell. Restano fuori solo Leclerc e Norris, che sperano in una Virtual o una Safety Car. VSC che arriva che arriva al giro 21, quando Valtteri Bottas riscontra un problema al motore e deve fermarsi. Tanta attesa da parte della direzione gara, mentre la vettura del team di Maranello e quella britannica rientrano ai box. La Stake non riesce ad essere spostata, e al giro 23 esce la Safety Car. Ne approfittano di nuovo i due della scuderia di Milton Keynes. Altro doppio pit stop, altra azione perfetta da parte degli uomini Red Bull.
Ripartenza movimentata, fuori Tsunoda e di nuovo Safety Car
Nella prima parte della ripartenza, tutto sembra andare per il meglio. Arrivati in curva 6, però, Kevin Magnussen prova l’attacco su Yuki Tsunoda. Il danese non riesce ad affiancarsi, e con l’anteriore sinistra prende la posteriore destra del giapponese. La VCARB deve ritirarsi, la Haas penalizzata di 10 secondi e viene di nuovo dichiarata Safety Car.
Ripresa ancora più turbolenta, tanti contatti e penalità
Al giro 32, la macchina di sicurezza spegne le luci e la gara può riprendere. Nel momento dello strappo da parte di Max, in curva 14 è il caos. Stroll tampona Daniel Ricciardo, che tocca anche Piastri. L’australiano riporterà infatti dei danni nel corso della gara e girerà circa 2 secondi più lento rispetto al compagno di squadra. L’Aston Martin verrà penalizzata con 10 secondi da scontare al pit. Anche Logan Sargeant riceverà 5 secondi di penalità per non aver ceduto la posizione ad Hulkenberg in regime di Safety Car. Al giro 45, la classifica vede Verstappen dominare sugli altri, seguito da un Super Lando Norris. In terza Perez che ha passato Leclerc, ma non riesce a scappare via per attaccare la McLaren. L’altra Ferrari di Sainz subito dietro il compagno in quinta posizione, poi Russell in sesta, Piastri in settima, Hamilton con una grande rimonta in ottava. Nona posizione per Fernando Alonso (che ha appena montato gomma media) e decima per Nico Hulkenberg, con un vantaggio di circa 2 secondi sulla Top 10.
Alonso completa la sua rimonta, ma nient’altro. Max vince la gara del GP della Cina dominando
Gli ultimi 10 giri passano indenni. La classifica rimane invariata e Max Verstappen trionfa in Cina. L’unica vera variazione riguarda Fernando Alonso che, dopo aver montato gomma nuova, completa la sua rimonta concludendo in settima posizione. Scalano quindi in ottava Piastri ed in nona Hamilton. Lo spagnolo conquista anche il giro veloce in 1’37”810. Menzione d’onore per Hulkenberg che conclude in P10 e conquista un altro punto fondamentale per la Haas.
Articolo di Francesco Orlando