Soltanto una gara prima della pausa estiva per la Formula 1. Il circuito in cui le vetture più veloci del pianeta correranno questo fine settimana è denominata l’università della F1. Siamo in Belgio, a Spa-Francorchamps: andiamo quindi alla scoperta del circuito.
Scopriamo il circuito più lungo del campionato
Il circuito di Spa-Francorchamps è un tracciato semi permanente. È la pista più lunga del campionato, misurando 7004 metri. Presenta 19 curve e 2 zone DRS. La prima sul rettilineo principale, la seconda tra la 6 e la 7. Si tratta di uno dei circuiti storici del Mondiale automobilistico. Nell’anno dell’inaugurazione (1924), l’intero giro misurava 14,9 km, per poi essere accorciato con l’entrata nel calendario a 14,1 km. Successivamente, negli anni ‘70, venne portato alla configurazione attuale di circa 7 km. Il circuito in generale è comunemente conosciuto come l’università della F1, per la sua complessità e completezza.
Il pilota con più vittorie sul tracciato belga è Michael Schumacher con 6, con la Ferrari a quota 14 vittorie. Quello con più pole è invece Sir Lewis Hamilton con 6, seguito da una leggenda del passato: Juan Manuel Fangio (4). Il record assoluto della pista appartiene ad Hamilton in 1’41″252. Quello ufficiale a Valtteri Bottas in 1’46″286.
Tanta velocità e tanto motore: le caratteristiche del tracciato belga
Trovare l’assetto giusto per un circuito così lungo non è semplice. Bisogna trovare la quadra fra buona deportanza ed ottima velocità di punta. Per questo i team optano molto spesso per un set-up da medio-basso carico. Per conformazione, le ali posteriori sono molto simili a quelle che si vedranno a settembre a Monza. Questo è dovuto soprattutto dal primo settore, in quanto dopo La Source (la sorgente, curva 1) fino a Les Combes (curva 7) è tutto in pieno. È il tratto più suggestivo del Mondiale, soprattutto la sezione Eau Rouge-Raidillon-Kemmel Straight.
Per queste altissime velocità sarà una gara molto dura per i motori, e vedremmo molti team approfittare di questa tappa per montare nuove componenti.
Una chiave di volta per le scuderie sarà il sottosterzo. Molte curve della pista belga sono soggette a questo fenomeno, e saperlo portare quasi a zero sarà la chiave di volta per questo gran premio. Meno sottosterzo vuol dire una macchina più puntata e soprattutto che stressa meno gli pneumatici.
McLaren per mantenere la forma, Max imbestialito dietro
Fare dei pronostici dopo il week-end in Ungheria porta a dire che la favorita dovrebbe essere senza dubbio la McLaren. La doppietta all’Hungaroring ci ha fatto capire una volta per tutte che la vettura color papaya è la più forte. Ma dietro di loro c’è un olandese che molto probabilmente ha definitivamente perso la pazienza. Max Verstappen cerca riscatto in un circuito dove negli ultimi due anni ha sempre dato prova della sua forza.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORLANDO