Il GP d’Austria della scorsa domenica ha visto protagonisti Max Verstappen e Lando Norris, il cui duello in pista ha catturato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori. Tuttavia, uno degli episodi più discussi prima del contatto al giro 64 è stato il presunto Unsafe release di Verstappen durante la sua prima sosta ai box, che ha messo in difficoltà proprio Norris. Nonostante le evidenze televisive e la frenata accentuata della McLaren, i commissari hanno deciso di non penalizzare il campione del mondo in carica. Ma quali sono stati i motivi alla base di questa decisione?
Unsafe release Verstappen in Austria, i commissari spiegano la decisione
Gli steward hanno analizzato a lungo l’episodio, riconoscendo che “È possibile che la vettura 1 abbia ostacolato la vettura 4 nell’avvicinarsi al pit stop”, come riportato nel documento ufficiale. Tuttavia, questa constatazione non è stata ritenuta sufficiente per una penalità. La chiave della decisione risiede nella definizione di “Unsafe” secondo l’articolo 34.14 a) del Regolamento sportivo della FIA per la Formula Uno, che recita: “Le vetture non devono essere rilasciate da una posizione di garage o di pit stop in modo da mettere in pericolo il personale della corsia box o un altro pilota”.
I commissari hanno stabilito che “una vettura è considerata rilasciata in modo non sicuro se può mettere in pericolo il personale della corsia dei box o un altro pilota. Questo non è stato il caso e quindi non sono state prese ulteriori misure”. In altre parole, sebbene l’azione di Verstappen abbia causato un rallentamento di Norris, non è stata giudicata sufficientemente pericolosa da giustificare una penalità.
Una decisione controversa e che apre dei dubbi
Questa mancata sanzione ha suscitato polemiche, in particolare da parte della McLaren e di molti appassionati di Formula 1, che hanno visto in questa decisione un trattamento indulgente nei confronti del pilota della Red Bull. È innegabile che un’eventuale penalità avrebbe potuto cambiare l’esito della gara. Forse spianando la strada a Norris verso un risultato migliore dopo la sua seconda sosta.
I dati della telemetria hanno confermato l’ostacolo subìto da Norris. Eppure la valutazione dei commissari ha sottolineato l’assenza di una pericolosità tale da giustificare l’applicazione dell’articolo 34.14 a). Questa interpretazione del regolamento ha creato un precedente controverso, poiché è raro che un pilota ostacolato in pit lane non riceva una penalità. Soprattutto quando tale manovra avviene in un’area critica come quella dei box. Dove le velocità sono ridotte e le reazioni devono essere rapide per evitare contatti.
Fonte: PlanetF1