Il weekend di Abu Dhabi per Charles Leclerc non inizia nel migliore dei modi. Sebbene l’emozione di avere al suo fianco il fratello Arthur per le FP1, la mala sorte bussa alla porta del monegasco. Penalizzato con 10 posizioni per aver cambiato la PU, viene colpito anche da un’intossicazione alimentare. Pare già tutto risolto, ma la lotta ai costruttori sembra quasi un’utopia.
Le parole di Charles Leclerc in vista delle qualifiche del GP di Abu Dhabi
Se le FP1 lo hanno visto, nonostante la brutta notizia della penalità, primeggiare al primo posto, le FP2 non lo vedono andare oltre il sesto posto.
Una giornata da dimenticare quella del monegasco della Ferrari che commenta le due sessioni così.
«Già dopo stanotte mi sento un po’ meglio e so che dopo una bella dormita sarò in pista domani con le batterie di nuovo cariche. No, non sto cercando di fare un gioco di parole (scherzando sulla PU, ndr). Speriamo di avere una buona giornata domani e poi poter fare una grande rimonta domenica.»
«Le McLaren? Sì, sembrano più veloci sfortunatamente, ma sappiamo quanto in fretta possano cambiare le cose in F1. Dobbiamo restare concentrati sapendo che non finirà davvero se non alla bandiera a scacchi. Oggi abbiamo avuto un problema noi e non auguro problemi a nessuno, ma ci dobbiamo concentrare su noi stessi e provare a fare qualcosa di eccezionale domenica»
Successivamente si lascia andare a delle dichiarazioni per l’addio alla Ferrari del compagno Carlos Sainz.
«Ultima gara con Carlos? Sì, è un’altra cosa che si aggiunge a questo fine settimana di alti e bassi sul piano emozionale. Ovviamente entrambi vogliamo finire con un bel risultato, abbiamo guardato insieme le FP1 ed eravamo un po’ tristi per quello che è successo e anche perché contiamo l’uno sull’aiuto dell’altro per provare a vincere il titolo Costruttori.»
«Certe volte, però, le cose che succedono sono fuori dal tuo controllo ed è quello che è successo quest’oggi. Ma la nostra relazione è fantastica e daremo il massimo fino all’ultimo giro per provare a chiudere questi quattro anni insieme nel miglior modo possibile.»