Siamo solo alla seconda gara stagionale, ma i valori in campo risultano in parte ben definiti. Max Verstappen e Red Bull si confermano padroni indiscussi della categoria – nonostante i terremoti di questi giorni – e Ferrari avvalora il suo ruolo di valida inseguitrice. Ieri Charles Leclerc ha creato con successo il crepaccio capace di smantellare la previsione di una prima fila Red Bull, ma mantenere la posizione contro due RB20 non sarà facile. La rossa si ritrova a dover fronteggiare le rivali nel campionato costruttori con un invitato speciale dopo l’operazione di Carlos Sainz. I presupposti per fare bene ci sono, soprattutto viste le difficoltà di Mercedes sul circuito saudita. Vediamo i risultati della gara al termine del GP di Arabia Saudita.
Problemi per Alpine ancor prima dello spegnimento dei semafori!
“Gomma media” è la parola d’ordine alla partenza, con Bearman che comincia con la soft per avere quel grip in più utile ad affrontare lo spegnimento di semafori più importante della sua carriera. Appena prima dello schieramento c’è un team radio di Gasly, vittima di un problema al cambio. Il francese si schiera lo stesso ma viene richiamato ai box al primo giro per ritirare la macchina.
Non un ottimo spunto per Leclerc, che contiene con destrezza gli attacchi di Perez. Fa scintille Bearman alla partenza, che le prova tutte su Tsunoda poi decide di accodarsi per tutelare la gomma. Ci riprova Perez su Leclerc con DRS, questa volta con successo al giro 4. Intanto Russell segnala la falsa partenza di Norris, e la Federazione nota il fatto ma non commina penalità all’inglese. Evidentemente il numero 4 ha rispettato il margine di tolleranza concesso dai sensori.
Primo colpo di scena: Stroll a muro e safety car
Al giro 7 Lance Stroll mette a muro la sua Aston Martin. Il canadese ha preso il muro con l’anteriore sinistra e ha così rotto il braccetto dello sterzo perdendo direzionalità e schiantandosi. Il pilota è sceso indenne dalla monoposto. I commissari fanno uscire la safety car, mentre Red Bull e Ferrari chiamano ai box entrambi i piloti per montare gomma dura. Norris, Hamilton e Hulkenberg proseguono. Alla ripartenza Leclerc contiene gli attacchi di Piastri alla prima curva, mentre davanti Norris mantiene la testa. C’è anche un contatto nelle retrovie con Magnussen che non vede Albon alle sue spalle.
Torna in testa Verstappen passando Norris con DRS. Anche Perez sopravanza Hamilton per la terza posizione, con Leclerc che fa lo stesso all’esterno in curva 1. Sorpasso al limite tra i due futuri compagni di box. Nel frattempo arriva una penalità per Perez: 5 secondi per unsafe release. C’è bagarre tra Piastri e Hamilton. L’australiano ci prova sul 44, ma viene accompagnato fuori in curva 1 lecitamente. Perez si porta in seconda posizione, Norris ora si trova minacciato dalla Ferrari di Leclerc. Nelle retrovie fa il suo Bearman, passando Zhou per entrare in zona punti. Poco dopo sopravanza anche la Haas di Hulkenberg.
Giro di boa, fatica Piastri dietro Hamilton
L’australiano non trova il bandolo della matassa. La McLaren fatica sui rettilinei, e Hamilton, non ancora tornato ai box, riesce senza troppi problemi a contenere il numero 81. Altra penalità in arrivo: Magnussen sorpassa fuori dalla pista Tsunoda e si prende altri 10 secondi dopo i 10 già comminati dopo il contatto con Albon. Riesce nell’impresa Leclerc, che passa Norris dopo tanti giri alle sue spalle. Ora il monegasco ha tre secondi da recuperare su Perez per sorpassarlo virtualmente grazie alla penalità del numero 11.
Nelle retrovie c’è un gruppetto a dir poco infervorato. Da Magnussen – 12esimo – a Sargeant -16esimo – è bagarre pura. Tsunoda passa il leader del trenino, ma il danese non ci sta e lo sorprende con un contro-sorpasso. Davanti spreca una grande chance Piastri, che sorpassa Hamilton in staccata ma blocca le gomme finendo lungo. L’australiano passa Hamilton solo quando quest’ultimo rientra ai box per montare la soft. Comincia a sognare Bearman, che viene informato di poter chiudere davanti a Norris e Hamilton. Non è lo stesso per Leclerc, che nelle fasi finali gira sugli stessi tempi di Piastri – alle sue spalle – e si allontana da Perez.
I risultati della gara al termine del GP di Arabia Saudita
Nelle fasi finali si gira Ricciardo per poi tornare in pista. La bagarre tra Norris e Hamilton lascia pace a Bearman, che si invola verso una clamorosa settima posizione. Una prestazione fantastica dell’inglese, che tiene dietro due mostri come Norris e Hamilton.
A vincere è sempre Max Verstappen, che chiude incontrastato davanti al compagno di squadra. Ci prova fino all’ultimo Leclerc, ma nulla può davanti alla supremazia del toro alato. Giù dal podio c’è Piastri, davanti ad un ottimo Alonso e a Russell. Al settimo posto c’è un ragazzo diventato uomo in una notte: Ollie Bearman. Dietro il numero 38 chiudono Norris e Hamilton. Hulkenberg sigilla la top 10. All’undicesimo posto c’è Albon con la Williams davanti ad Ocon, Tsunoda e Sargeant. Magnussen è quindicesimo davanti a Ricciardo, Bottas, e Zhou. Ritiro per Stroll e Gasly.