Il 14° round del Mondiale di Formula 1, in scena sul tracciato dell’Hungaroring a Budapest, entra nel vivo. Con solo un’ora di prove libere rimasta prima delle qualifiche, i team hanno sfruttato le FP3 per affinare i set-up. Siamo in vista di un circuito notoriamente ostico ai sorpassi, dove la partenza nelle prime file può fare la differenza.
Dopo una giornata di venerdì dominata da Lando Norris, con McLaren protagonista assoluta e Red Bull in difficoltà, le FP3 hanno confermato la competitività delle vetture di Woking, ma con un nuovo protagonista davanti a tutti: Oscar Piastri.
McLaren ancora davanti, ma Piastri beffa Norris
Piastri ha stampato il miglior tempo in 1’14”916, tre decimi più veloce del riferimento dello scorso anno firmato da Norris, precedendo il compagno di squadra per appena 32 millesimi. Un margine irrisorio, segno che la lotta interna in McLaren per la pole sarà serratissima.
Charles Leclerc ha portato la Ferrari in terza posizione, a quasi quattro decimi dall’australiano, confermando quanto visto ieri: le rosse sono competitive, ma sembrano destinate a lottare più per la seconda fila che per il vertice.
Hamilton in crescita, Red Bull tra alti e bassi
Lewis Hamilton ha chiuso quarto, forte di un set-up rivisto dopo le difficoltà del venerdì. Bene anche i giovani Antonelli e Bortoleto, entrambi protagonisti in top 10.
La Red Bull, invece, ha vissuto una sessione a due facce: Verstappen inizialmente competitivo con le gomme morbide, ma in difficoltà quando la temperatura dell’asfalto ha raggiunto quasi 50°C. Un errore nell’ultimo tentativo lo ha relegato al 12° posto, mentre la RB21 ha mostrato ancora problemi di bilanciamento e sottosterzo.
Strategie miste e pista in continua evoluzione
In apertura di sessione McLaren ha optato per un lavoro a lungo termine con gomme dure, una scelta insolita per il team. Aston Martin, invece, ha lavorato sulle medie, mentre Franco Colapinto è stato il primo a montare le morbide C5, lanciandosi subito in simulazioni qualifica. Con il tracciato che si gommava rapidamente, tutti hanno poi virato verso le soft per simulare il Q3, ma il traffico – inevitabile su un circuito corto come l’Hungaroring – ha reso difficile trovare giri puliti.
Ferrari solida, centro gruppo compatto
Oltre a McLaren e Ferrari, si sono messi in mostra Kick Sauber e Aston Martin, con entrambe le vetture in top 10. Nel gruppo centrale, i distacchi sono minimi: tra Hamilton quarto e Hulkenberg decimo ci sono poco più di tre decimi.
Classifica finale FP3 – GP d’Ungheria
Ecco l’ordine d’arrivo delle FP3 in Ungheria:

Con un gap minimo tra i due alfieri McLaren e una Ferrari pronta a inserirsi, le qualifiche di questo pomeriggio promettono scintille. L’impressione è che la pole sia affare a due tra Piastri e Norris, ma a Budapest la precisione sul giro secco sarà decisiva: basta un piccolo errore per scivolare dalla prima fila al centro del gruppo.