Lando Norris chiude al comando la seconda sessione di prove libere del GP di Ungheria davanti a Max Verstappen e Carlos Sainz. Torna Perez, quarto, mentre Leclerc va a muro ed è solo 18esimo. Di seguito la classifica completa e l’analisi del passo gara in vista di domenica.
FP2 GP Ungheria, la classifica
Dopo il la vittoria sfumata a Silverstone, Lando Norris cerca la sua rivincita in Ungheria e termina il venerdì di prove con un primo posto. Dietro di lui, secondo come nelle FP1, Max Verstappen. L’olandese si è lamentato di problemi ai freni a inizio sessione, ma è comunque riuscito a chiudere nei primi due. Completa il podio Carlos Sainz, dopo la prima posizione delle FP1.
Completano la top 5 un ottimo Perez, in ripresa rispetto alle FP1 (11esimo) e George Russell, ancora davanti al compagno Lewis Hamilton. Sorprende Kevin Magnussen in sesta posizione, seguito da Hamilton. Bene anche Ricciardo, ottavo, poi Albon, Alonso, Bottas e Sargeant.
Mentre il compagno di squadra è primo, Oscar Piastri termina 13esimo. Un’escursione sulla ghiaia ha danneggiato il fondo della sua McLaren e questo ha compromesso il suo programma. Seguono Ocon, Hulkenberg, Gasly e Stroll.
Sessione terminata anticipatamente, invece, per Charles Leclerc (18esimo), che poco dopo 15 minuti dalla bandiera verde va a muro in curva 4 ed è costretto al ritiro. Grande dispiacere per il pilota monegasco, che aveva iniziato il fine settimana magiaro con un buon terzo posto nelle FP1 e ora si trova con metà sessione in meno rispetto agli altri piloti.
Leclerc, però, non è stato l’unico “spavento” delle FP2. Poco dopo l’incidente del numero 16, anche la Sauber di Guanyu Zhou (20esimo alle spalle di Tsunoda) ha avuto molto sovrasterzo in uscita dalla stessa curva e si è girata, evitando per poco la Red Bull di Sergio Perez davanti. A differenza della Ferrari, però, nessun contatto con le barriere per la Sauber numero 24.
FP2 GP Ungheria, l’analisi del passo gara: è tornata Red Bull?
Con 13 gradi in meno di temperatura dell’asfalto rispetto alle prime prove libere, molti team hanno sfruttato la parte finale della sessione per provare il passo gara. Così come a Silverstone, McLaren e Mercedes si confermano pretendenti alla vittoria. In casa Mercedes, però, il lavoro differenziato (medie con Russell, soft con Hamilton) ha fatto faticare il numero 44 maggiormente rispetto al compagno.
A differenza di Silverstone, però, davanti a loro (sebbene di poco) sembra esserci Red Bull. Perez è apparso, inaspettatamente, più veloce e costante di Verstappen sul passo gara, ma bisognerà vedere se questo trend continuerà anche domenica. Ciononostante, anche il campione del mondo in carica è stato un metronomo, facendo segnare il giro più veloce all’ultimo passaggio.
La Ferrari (in pista con il solo Sainz) è sembrata competitiva a inizio long run, per poi crollare con i tempi. In ogni caso, il Cavallino ha fatto un passo avanti rispetto a Silverstone. Stesso discorso per Haas (con Magnussen) e Racing Bulls (con Ricciardo), seri contendenti al titolo di “best of the rest” per questa gara. Ancora in difficoltà, invece, Aston Martin: gli aggiornamenti non funzionano.
L’appuntamento è domani alle 12:30 per le FP3, prima del momento della verità con le qualifiche alle 16.