Le FP2 in Bahrain confermano quanto visto durante questo inizio di stagione: la McLaren è velocissima. Anzi, il divario dagli altri team pare sia aumentato. Piastri, che ha fatto siglare il miglior tempo della sessione, e Norris hanno una vettura ben bilanciata e capace di lavorare con tanto carico aerodinamico. Tutti gli altri, invece, sono piuttosto distanti. Ferrari e Mercedes sembrano abbastanza in linea con le prestazioni. Qualche difficoltà in più, per adesso, per Verstappen, il quale però ha dimostrato nei primi tre GP di poter ribaltare completamente la propria situazione.
Iniziano le FP2 in Bahrain: i team a caccia dei primi dati utili
Cala la notte a Sahkir, scendono leggermente le temperature e inizia la seconda manche di prove libere. Il primo a scendere in pista è Charles Leclerc, prontissimo al semaforo verde con le gomme morbide. Intanto, tutti i piloti titolari, oltre al monegasco, si sono riappropriati dei loro sedili. Tra questi, parte subito aggressivo Max Verstappen, che ha scelto di montare le gomme soft e questo lo porterà a spingere molto fin da subito. Stessa strada scelta dalle Mercedes, sia con Russell che con Antonelli, il quale è tornato in pista dopo i problemi avuti al motore durante la FP1.
La pista è migliorata rispetto la scorsa sessione. Infatti, le temperature si sono leggermente abbassate: 35° per l’asfalto e 30° per l’aria. Questo progressivo abbassarsi dei gradi sta portando le vetture ad avere più grip in pista, tanto che Hamilton, nei primi 15 minuti di FP2, ha fatto segnare un tempo su gomma media più veloce di un secondo rispetto a quello di Norris, fatto siglare nel corso della prima sessione. Intanto, fin da subito problemi per Fernando Alonso. Lo spagnolo ha riscontrato delle anomalie nel suo volante, tanto che l’ha visto staccarsi direttamente in pista per resettarlo per poi ritrovarselo dalle mani. Il numero 14, infine, è rientrato ai box per permettere ai suoi meccanici di compiere tutte le verifiche e gli accertamenti del caso. Il problema, però, pare abbastanza serio, con il team costretto a far scendere il pilota dalla vettura per smontare completamente la colonna dello sterzo.

La pista si è accesa: i piloti posso finalmente spingere rispetto alle FP1
Velocissima la McLaren su gomma soft. A trenta minuti dal termine in testa ci sono Piastri e Norris, con prestazioni impressionanti nel primo settore. Lavorano bene le macchine Papaya, che non ha nemmeno portato aggiornamenti aerodinamici. Ferrari, come detto nello scorso report, ha portato un nuovo fondo che dovrebbe dare più carico, ma non risolve comunque il problema relativo all’altezza. L’ha dimostrato Leclerc anche in questa sessione. Infatti, il pilota monegasco dopo qualche giro trascorso sulle gomme medie, è tornato ai box e ha scelto insieme ai meccanici di modificare leggermente l’altezza del posteriore.
Questo dimostra ancora di come le vetture della scuderia di Maranello siano piuttosto sensibili a questo parametro. La Ferrari ha quindi bisogno di viaggiare sul limite del regolamento per raggiungere una competitività accettabile. Inoltre, in pista si sta affermando ciò che si è visto negli ultimi tre gran premi: la Mercedes in linea con le prestazioni della Ferrari e, naturalmente, con McLaren che la fa da padrone. Discorso a parte merita Verstappen con Red Bull, il quale rappresenta un po’ una variante imprevedibile. L’olandese a quindici minuti dal termine si trova settimo a sette decimi di distacco da Piastri. Tsunoda è ancora più lontano: un secondo e mezzo dal primo dei due McLaren
Un dato che sta emergendo da queste prime due prove libere riguarda le gomme. Infatti, come confermato anche da Mario Isola al microfono di Mara Sangiorgio, i team si stanno trovando molto a loro agio su gomma soft e gomma media. Alcune scuderie, inoltre, dopo le FP1 hanno restituito a Pirelli dei treni di gomme hard. Di conseguenza, la gara di quest’anno potrebbe rimanere su due soste, ma le squadre potrebbero evitare di utilizzare la gomma hard e concentrarci invece sulle altre due mescole più morbide.
Finiscono le FP2: le McLaren si confermano velocissime anche in Bahrain
Le McLaren stanno concludendo la simulazione degli stint. Piastri l’ha completata su gomma hard, per poi rientrare ai box a cinque minuti dal termine per montare un treno di gomme soft. Norris, invece, ha tentato uno stint direttamente su quest’ultime. Ciò che più ha stupito dell’inglese è quanto non abbia avuto un degrado sulle prestazioni nel corso dei giri. Norris si è mantenuto tra l’1:36.9 e un 37 basso. Una velocità costante che lo pone, per adesso, tra i favoriti per la vittoria. Gli altri, invece, si mantengono tutti più o meno distanti dai due piloti McLaren. Anche Verstappen, pur avendo un buon passo, non è riuscito a mantenersi a contatto con le vetture Papaya. Antonelli, invece, su uno stint su gomma soft ha dovuto fare un’introduzione in pista molto più lenta.
Tutti sono più lenti della McLaren, la quale ha la possibilità di fare una gara completamente in solitaria. Infatti, il miglior tempo l’ha fatto segnare Piastri girando in 1:30.505, Norris staccato di un 154 millesimi e poi, dopo ben cinque decimi, troviamo George Russell, seguito da Leclerc e Antonelli. Settimo Verstappen, seguito a distanza di poco più di due decimi da Lewis Hamilton.