Le FP1 del weekend vedono il tanto discusso ritorno di Daniel Ricciardo, ennesima mossa impulsiva e spietata di Red Bull, la pioggia non aiuta a movimentare la sessione che si conclude con soli 13 piloti a segnare il tempo, manca all’appello il campione in carica..
La battaglia del weekend: Ricciardo vs Perez
La notizia più discussa delle ultime settimane è senz’altro la sostituzione del pilota olandese Nyck De Vries a favore di Daniel Ricciardo. L’australiano aveva perso il sedile Mclaren lo scorso anno, tornando in orbita Red Bull come terzo pilota. Non ha atteso molto però per risalire su una F1, con i test prima e con l’improvvisa sostituzione, stile Red Bull, di De Vries.
Il ritorno di Daniel Ricciardo è sentito soprattutto da Sergio Perez, che sicuramente sarà stato raggiunto dalle voci che circolano sulla volontà di Red Bull di pianificare un’altra sostituzione che riguarderebbe lui questa volta. Ed è così che dimostra di meritare il posto nel team campione del mondo, causando la bandiera rossa a 5 minuti dal via, piantando la vettura nel muro al primo giro lanciato. Un errore un po’ banale quello del messicano, che scivola con la posteriore sinistra sull’erba e perde la sua RB19.
Sarà tanto il malcontento in casa Red Bull, considerando la necessità del team di testare il nuovo pacchetto di aggiornamenti portati questo weekend e senza contare che ogni errore pesa sul budget cap.
In questa gara di sedili dunque Ricciardo 1- 0 Perez.
La pioggia porta quiete
Alla ripartenza è poca l’attività in pista, colpa anche della pioggia che scende sull’ Hungaroring, molti i tentativi a vuoto, outlap e rientro ai box.
A mezz’ora dalla fine tutti fermi ai box e si attende.
Ringrazia Perez visto che la pioggia non permette agli altri team di lavorare come previsto in queste prime prove libere. A venti minuti dal termine della sessione, arriva il primo giro cronometrato con l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas. Si fanno coraggio anche gli altri che tornano in pista, ma il divertimento dura poco, visto l’arrivo della seconda bandiera rossa, causata dalla Ferrari numero 55 che scivola con le intermedie e impatta dolcemente contro il muro. Niente di serio per la rossa, che necessita però di una spinta per ripartire, una volta tornato ai box però i meccanici decidono di non rimetterlo in pista.
5 minuti di FP1
Una sessione priva di azione per noi e priva di dati per i team, due bandiere rosse e la pioggia che frena ai box temendo di prendersi rischi inutili per delle prove libere. Gli ultimi cinque minuti però si torna in pista, alcuni cercano il giro, per orgoglio o per sfizio. Ma c’è anche chi si toglie il casco prima del semaforo rosso, senza registrare alcun tempo. Ricciardo, Ocon, Gasly, Verstappen e Hamilton, insieme a Sainz e Perez fermi a causa degli impatti con le barriere di pista.
Finiscono così le FP1 dell’Ungheria, con Russell che si porta a casa la miglior prestazione, seguito da Oscar Piastri e Lance Stroll a chiudere la top 3. A seguire: Norris, Alonso, Bottas, Leclerc, Zhou, Sargeant, Hulkenberg, Magnussen, Tsunoda e Alex Albon.