Dopo una settimana di pausa, i team sono tornati in pista per affrontare il circuito cittadino dell’Azerbaijan, una delle tappe più imprevedibili della stagione. Questo weekend segna l’inizio di un doppio appuntamento cittadino, con Singapore in arrivo la settimana successiva, che metterà a dura prova le scuderie sia sul piano tecnico che strategico. Vediamo cosa è successo nelle FP1 del GP di Baku, il 17° appuntamento del mondiale di Formula 1 2024.
Un’occasione cruciale per Ferrari e McLaren
Per Ferrari, le aspettative sono alte dopo la spettacolare vittoria di Charles Leclerc a Monza. Il team di Maranello arriva a Baku con l’obiettivo di confermare il buon momento e consolidare la propria posizione in classifica, su un circuito che in passato ha spesso regalato soddisfazioni al Cavallino Rampante. Lo scoglio più grande che Leclerc e la Ferrari in generale dovrà affrontare è la qualifica, che qui ha un ruolo determinante.
Anche la McLaren è desiderosa di riscatto, dopo aver visto sfumare una vittoria possibile in Italia, trasformata invece in un terzo posto per Lando Norris e un secondo per Oscar Piastri. La scuderia inglese punterà a sfruttare la propria superiorità in qualifica, anche se non sono ancora chiare le gerarchie in casa. Sia Oscar che Norris intravedono la possibilità di lottare per il campionato piloti ma McLaren è chiamata ad una scelta se vuole avere effettivamente questa chance.
Red Bull alla ricerca di risposte
La Red Bull, invece, arriva in Azerbaijan con l’obiettivo di ritrovare il podio, dopo il deludente weekend a Monza, dove né Max Verstappen né Sergio Perez sono riusciti a piazzarsi nelle prime tre posizioni. Il team austriaco dovrà risolvere i problemi di bilanciamento che hanno compromesso le recenti prestazioni, cercando di tornare competitivo in una fase cruciale della lotta per il titolo.
La seconda chance per Oliver Bearman
A Baku tante attenzioni anche per Oliver Bearman, giovane talento di F2 che sostituirà Kevin Magnussen per l’intero weekend a causa della squalifica del danese per l’accumulo di troppi punti sulla super licenza. Per Bearman sarà la seconda occasione di correre in un Gran Premio ufficiale, dopo l’esordio a Jeddah con la Ferrari. L’opportunità di correre tutte le sessioni di prove libere, qualifiche e gara sarà di grande aiuto per prepararsi alla prossima stagione in cui prenderà ufficialmente parte alla griglia di Formula 1.
Cosa è successo nelle FP1 del GP di Baku, tra bandiere rosse e incidenti
Ma veniamo ora all’azione in pista. Tutti scendono in pista con le mescole medie fatta eccezione per le due Alpine che scendono in pista con le mescole dure. I primi giri cronometrati vedono Max Verstappen primeggiare su Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Nel frattempo dopo due giri Ocon rientra ai box segnalando un problema di potenza che lo costringe a rimanere out per l’intero corso della sessione. La sfida viene interrotta quasi subito da una prima bandiera rossa, per consentire ai commissari di rimuovere alcuni detriti in pista. Una costante che abbiamo imparato a conoscere a Baku.
Al riprendere della sessione Charles Leclerc abbassa ulteriormente i tempi e si rimette al comando. Nel frattempo Lance Stroll fa arrivare un messaggio chiaro e tondo all’Aston Martin: quella di quest’anno non è una macchina all’altezza, con Newey bisognerà fare di meglio per poter competere realmente con i top team.
Dopo 30 minuti la sessione si interrompe nuovamente, questa volta per un motivo diverso. Charles Leclerc nel giro lanciato blocca e finisce a muro. Un danno importante ma che non dovrebbe avere troppe ripercussioni sul resto del weekend dato che siamo ancora nelle FP1. A Baku ci si avvicina molto al limite, e Charles ha spesso ricordato i rischi di questa cosa.
Ripristinate le barriere e rimossa la monoposto di Charles Leclerc si torna in pista. Le due McLaren scendono in pista con le gomme soft, così come Perez. Con la mescola più morbida le due McLaren prendono il comando della classifica. La pista continua a migliorarsi e questa volta è Lewis Hamilton a spiccare, sempre con la soft.
Altro giro altra bandiera rossa, questa volta causata da Franco Colapinto. Il giovane pilota della Williams, arrivato a Monza dopo l’esclusione di Logan Sargeant, picchia la monoposto a muro pochi minuti dopo la rimozione della bandiera rossa causata da Leclerc. Un’ulteriore interruzione che non consente ai piloti e ai team di raccogliere molti dati.
Ultimi 10 minuti, la classifica finale con Hamilton primo
Si riparte per gli ultimi 10 minuti della sessione. Lando Norris e Oscar Piastri scendono in pista con le gomme medie, Hamilton continua con le soft, insieme a Max Verstappen che si tiene a 36 millesimi dal tempo del 7 volte campione del mondo, riuscendolo a recuperare sul finale della sessione.
La sessione si conclude così, con i primi 6 piloti in 7 decimi:
Verstappen (mescola soft)
Hamilton (mescola soft)
Perez (mescola soft)
Norris (mescola media)
Sainz (mescola soft)
Piastri (mescola media)