I recenti test svolti a Fiorano hanno evidenziato le criticità del progetto FIA sui famosi paraspruzzi, progettati per ridurre lo spray d’acqua sollevato dalle vetture in condizioni di pioggia intensa. La Ferrari ha testato in pista diverse soluzioni in pista con Arthur Leclerc, Oliver Bearman e Carlos Sainz. Questi test hanno però evidenziato che la soluzione proposta non ha prodotto i risultati sperati.
Le parole di Tombazis
Sui test a Fiorano e sul futuro di questa soluzione provata dalla FIA si è espresso il responsabile delle monoposto Nikolas Tombazis, che ha ammesso la decisione di abbandonare questo progetto. Quelli di Fiorano non sono stati gli unici test, la FIA aveva sperimentato una prima versione di paraspruzzi a Silverstone con la McLaren. Anche in quella occasione i risultati furono deludenti. A Fiorano il design testato era molto più sofisticato rispetto a quello di Silverstone. La Ferrari ha fatto girare anche due vetture vicine per valutare eventuali miglioramenti. Ma le risposte sono state altrettanto deludenti. Arthur Leclerc ha guidato la F1-75 su una pista bagnata artificialmente, utilizzando il paraspruzzi completamente chiuso. Gradualmente, sono stati aperti degli sportelli prima frontalmente e poi lateralmente per valutare l’impatto di ogni modifica sulla scia d’acqua.
“Anche se hanno un po’ di effetto, non hanno un effetto abbastanza significativo da poter dire che questa è la soluzione. Quindi siamo tornati al punto di partenza – ha detto Tombazis intervistato da Autosport – abbiamo risposto ad alcune domande. Sappiamo a che punto siamo, ma non credo che al momento il progetto prosegua come tale. Ora sappiamo che dobbiamo trovare altri modi per evitare di andare incontro alla cancellazione delle gare in caso di pioggia battente”.
Alla luce di questi risultati, la FIA dovrà quindi valutare altre opzioni per migliorare la visibilità in condizioni difficili, senza compromettere la sicurezza e la fattibilità delle gare in caso di pioggia estrema.
Dichiarazioni: FormulaPassion