È una Ferrari che non va. A Zandvoort succede di tutto: la pioggia arriva, va via e poi ritorna. Nonostante tutto vince sempre Max Verstappen che chiude davanti a Fernando Alonso e un super Pierre Gasly. Quinta la Ferrari di Carlos Sainz, con Charles Leclerc che è stato invece costretto al ritiro. Giornata assolutamente da dimenticare per il monegasco, con la questione “pit stop” ancora da chiarire. Appena arrivata la pioggia, Leclerc è rientrato subito ai box per montare le intermedie che però non erano ancora pronte. Pit stop lungo 13 secondi e gara – considerando anche il contatto con Piastri – compromessa. A spiegare la prestazione delle due SF-23 è il team principal della Ferrari Frederic Vasseur, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky Sport F1.
Vasseur: “Pit di Charles? Scelta tardiva”
Come valuti il weekend olandese?
“È stato un weekend complicato, considerando anche il ritiro di Charles. Nel complesso è stato un weekend tosto un po’ per tutti. Le condizioni erano molto difficili per tutti. Charles ha avuto un contatto iniziale danneggiando l’ala e il fondo, che logicamente non abbiamo potuto cambiare. Ci aspettavamo l’arrivo di una bandiera rossa che non era ancora arrivata e siamo stati costretti al ritiro. Carlos invece ha fatto una bella gara: il set di intermedie che ha montato nell’ultima parte di gara era già stato usato nelle qualifiche ma ha fatto un ottimo stint tenendo dietro sia Lewis che Norris. Con queste condizioni potevi fare di più, ma anche molto peggio, per questo credo che Sainz abbia fatto un buon lavoro”.
Come mai le gomme per Leclerc non erano pronte al box?
“È stata una decisione un po’ tardiva, ma anche così è andata bene. Abbiamo perso dieci secondi ma abbiamo guadagnato più in pista”.
Sarete più competitivi per Monza?
“Spero. In questo weekend abbiamo visto un po’ di alti e bassi, ma anche fra gli altri avversari. I margini sono così ristretti che si può passare dal secondo all’ottavo subito. Puntiamo a fare molto bene per Monza”.
L’eredità di questa macchina è molto pesante?
“Non voglio pensare che sia una questione di eredità. Dobbiamo fare il miglior lavoro possibile. Non tutto è perfetto ma dobbiamo continuare a lavorare, ristrutturare il sistema e per questo dobbiamo fare un passo in avanti”.