Lo scorso anno ci siamo lasciati con un interrogativo: nel 2024 ci sarà o meno un team in grado di tenere testa alla Red Bull o sarà un’altra stagione di dominio assoluto? Al momento di gare se ne sono corse due – entrambe dominate dalla Red Bull – e ci stiamo avvicinando alla terza, in Australia. Sono ancora poche per giudicare. Ma la musica non sembra essere cambiata. E questo è un merito che va dato al team austriaco che ha saputo sfruttare l’inverno per portare in pista una monoposto ancor più ambiziosa della precedente. Ma la Red Bull non è l’unico team ad aver fatto dei progressi. Al secondo posto infatti, ad occupare il terzo nonché ultimo gradino del podio disponibile c’è la Ferrari. Il debutto della SF-24 ha lasciato piuttosto soddisfatto Enrico Cardile, responsabile del telaio Ferrari che ha fatto il punto sui punti di forza e sulle debolezze della SF-24.
Le prime conferme positive
La scuderia di Maranello sia in Bahrain che a Jeddah si è imposta come seconda forza assoluta. La SF-24 non sarà al livello della RB20 ma si è dimostrata un’ottima base sulla quale poter lavorare. E questo lo ha dimostrato anche lo straordinario debutto di Oliver Bearman. L’inglese si è prontamente dovuto calare nei panni di Carlos Sainz a Jeddah, cogliendo i primi punti iridati, con una sola sessione di prove libere sulle spalle.
“Dopo le prime due gare della stagione, con i due piazzamenti sul podio, possiamo dirci soddisfatti del gradiente di miglioramento che la SF-24 mostra in confronto alla monoposto precedente – dice Cardile – sia i test che le prime gare ci hanno fornito delle conferme positive rispetto al percorso di sviluppo che avevamo delineato l’anno scorso. Ovviamente non possiamo dirci soddisfatti dei due terzi posti: la Red Bull è ancora più veloce di noi. E sebbene la nostra performance sia stata finora migliore di quella degli altri team di vertice, questo non ci basta ancora. C’è ancora molto da lavorare“.
I punti deboli della SF-24
La Ferrari, seppur in due occasioni diverse, ha portato a podio entrambi i piloti. Il team sa però di aver altre opportunità per attaccare la Red Bull e che queste arriveranno quando riusciranno a sbloccare il vero potenziale della SF-24 che al momento deve ancora far fronte ad alcune debolezze. Debolezze che Cardile ha individuato in un quadro più ampio.
“I primi GP ci hanno confermato una buona correlazione dei nostri strumenti di simulazione, il che è senz’altro positivo. Non abbiamo avuto sorprese, insomma: le limitazioni che avevamo riscontrato in fabbrica durante l’inverno sono state confermate dalla pista. Oggi possiamo dire di avere un quadro piuttosto chiaro delle debolezze della vettura, a partire dalla gestione delle gomme e dal bilanciamento. La Formula 1 si basa sul miglioramento continuo e sulla pianificazione: i primi eventi hanno confermato qual è la direzione di sviluppo da perseguire, e anche le priorità che ci eravamo dati. Quindi il focus in azienda è di trovare velocemente prestazione in galleria e lavorare sodo per portare quanto prima gli aggiornamenti in pista, sfruttando, nel frattempo, tutto il potenziale che la nostra vettura può avere”.
Quali saranno le sfide per la Ferrari
Un altro aspetto molto importante per Cardile è quello di puntare sullo sviluppo in funzione di un continuo inseguimento della Red Bull. In modo tale da attaccare proteggendosi anche dagli avversari e dal repentino cambio dei valori in pista.
“Prima dell’inizio della prima ora di prove libere è sempre difficile avere delle aspettative realistiche, perché ciascun team ha contezza solo del proprio lavoro, e non è possibile conoscere i veri valori in campo. Ciò detto, siamo solo all’inizio di una stagione molto lunga, e sarà cruciale un buon ritmo di miglioramento della monoposto. L’anno scorso ci ha mostrato come i valori in campo possano cambiare, in entrambe le direzioni. Noi stessi siamo partiti come quarta forza, poi abbiamo recuperato e abbiamo terminato il campionato lottando per la seconda posizione. Quindi per i prossimi mesi il nostro unico obiettivo è recuperare terreno nei confronti di chi al momento occupa le prime posizioni“.
In Australia piccoli aggiornamenti
La Ferrari ha iniziato la stagione da seconda forza, posizionandosi davanti Mercedes, McLaren e Aston Martin ma per arrivare nel territorio che al momento la Red Bull occupa, in solitaria, bisognerà attendere. A Melbourne il team di Maranello ha portato un piccolo upgrade dell’ala posteriore per migliorare l’efficienza dell’asse posteriore. Nulla di sostanziale, al momento e questo anche perché il circuito dell’Albert Park rappresenta un’eccezione ai circuiti più convenzionali che vedremo nei prossimi appuntamenti. Tuttavia, il piano della Ferrari è proprio quello di lavorare sullo sviluppo del posteriore della SF-24 e maggiori sviluppi sono attesi per il Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola, dove la SF-24 subirà modifiche aerodinamiche più significative.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion