Russell vince alla grande il gran premio di Las Vegas. A completare l’opera per Mercedes ci ha pensato poi Lewis Hamilton, portando così a casa una strepitosa doppietta. Un balzo di prestazioni che gli stessi piloti hanno avuto difficoltà nello spiegarsi, ma che probabilmente sono da ricercare nelle condizioni in cui la gara si è svolta. E così, Russell a Las Vegas ha riparato a ciò che in Belgio gli era stato tolto.
Russell non sbaglia niente: Las Vegas è tutta sua
Dal venerdì fino all’ultimo giro del gran premio: George Russell è stato perfetto. Quando la macchina glielo consente il giovane pilota inglese riesce sempre a farsi trovare pronto, a differenza del suo compagno di squadra che durante il Q3 delle qualifiche ha più volte sbagliato il suo giro. Nonostante tutto Hamilton ha poi completato una grande rimonta fino al secondo posto. Russell, invece, ha sempre tenuto al sicuro la testa della corsa fin dall’inizio. Ottima la partenza, dove è riuscito a mettersi a sicuro dagli inseguitori. Dopo pochi giri si è fatto vedere Leclerc alle sue spalle, ma l’inglese è riuscito a resistergli. Da lì in poi Russell è riuscito a costruire un grande vantaggio rispetto ai suoi inseguitori. Infatti, Russell e Hamilton sono stati gli unici a non soffrire lo stint sulle gomme medie, facendo così la differenza.
Nonostante il team e Russell sono stati sorpresi della competitività dimostrata durante il weekend in Nevada, si tratta comunque di una vittoria costruita bene. Il motore Mercedes riesce a fornire prestazioni ottime, purtroppo spesso offuscate da una vettura difficile da mettere a punto. La w15, di conseguenza, quest’anno non ha quasi mai avuto un grande feeling con le gomme fornite da Pirelli. A Las Vegas però la buona meccanica della Mercedes si è rilevata decisiva, in quanto ha permesso ai due piloti inglesi di essere competitivi sul dritto nonostante l’assetto si presentasse con più carico aerodinamico. Quest’ultimo ha permesso un consumo minore delle gomme e, quindi, una gestione degli stint migliore rispetto alle altre vetture più scariche, così come spiegato da Federico Albano sul suo account Instagram.
Russell si è sentito fortunato: “di solito succede sempre qualcosa”
Alla bravura del team e alla guida perfetta di George Russell, vanno poi sommate anche le condizioni meteo in cui si è corso. Infatti, il freddo che la notte di Las Vegas ha abbracciato i piloti in gara potrebbe essere risultato decisivo per Mercedes nella gestione delle gomme. Tanti fattori, quindi, che hanno regalato a George Russell un successo memorabile, come lui stesso ha dichiarato prima del podio ai microfoni di Jenson Button e l’attore Terry Crews. “Volevo volare tra un paio d’ore, ma sicuramente non salirò su quel volo. Mi goderò la serata con il team. È stato un weekend da sogno, non so perché siamo stati così veloci. Però al momento sono sulla cresta dell’onda“. Una gara sentita molto da Russell a quanto pare, visto il contesto prestigioso in cui si è svolta. “È davvero un posto pazzesco, quando guidi e vedi tutto questo sullo sfondo non si può nemmeno descrivere. Vincere qui, dominando tutto il weekend e facendo doppietta anche con Lewis: non potevamo scegliere posto migliore“.
Russell raggiunge così la terza vittoria in carriera, la seconda quest’anno dopo il rocambolesco gran premio dell’Austria e dopo la prima ottenuta nel 2022 a Interlagos. Il pilota inglese si è anche rifatto di quanto successo mesi fa in Belgio, quando dopo aver vinto una gara strepitosa è stato squalifica dai giudici per delle irregolarità riscontrate sulla sua vettura. Questa volta, però, nessun imprevisto ha potuto intralciare il numero 63, come lui stesso non ha mancato di sottolineare. “Mi aspettavo che succedesse qualcosa, perché nelle due gare dove ho fatto pole è sempre successo il caos. Pioggia o asciutto: succedeva sempre qualcosa. Anche nella scorsa gara in Brasile c’era stata bandiera rossa. Qui ero fiducioso e avevo un bel vantaggio, però mi aspettavo succedesse qualcosa. Magari la fortuna ha deciso di passare dalla mia parte e sono contento“. Un Russell euforico per la vittoria che, come abbiamo letto, si è lasciato trasportare dall’entusiasmo dichiarandosi fortunato. In realtà, più che altro, nella città del peccato George Russell ha saputo giocare bene le sue carte. Altro che fortuna.