L’argentino continua a far parlare di sè. Tutti lo vogliono, ma gli austriaci sembrano più determinati ad averlo in squadra.
Franco Colapinto ha catalizzato l’attenzione del Circus grazie a un debutto promettente, unito alla capacità di adattarsi velocemente alla pressione della massima categoria. Nonostante le recenti difficoltà che hanno mostrato i limiti tipici di un rookie – tra cui incidenti significativi come quello durante le qualifiche del GP di Las Vegas – è ancora al centro delle discussioni. In Red Bull sembra abbiano riconosciuto l’attrazione dell’America Latina, tanto che il CEO Oliver Mintzlaff in persona è giunto a las Vegas a parlare con il team Williams.
Il peso del mercato sudamericano: un’opportunità strategica
Promosso da Williams a stagione in corso al posto di Logan Sargeant, il giovane argentino, originario di Pilar, ha immediatamente dimostrato il proprio talento, accumulando punti preziosi nelle prime gare.
Oltre alle sue abilità in pista, Colapinto ha guadagnato una notevole popolarità in Sud America, un’area chiave per il mercato di Red Bull. Con il futuro di Sergio Perez incerto, il management della scuderia austriaca sta esplorando possibilità per mantenere il legame con i fan e gli sponsor latini. Secondo Allard Kalff, analista per il canale olandese Viaplay, il CEO di Red Bull Oliver Mintzlaff avrebbe incontrato i vertici di Williams a Las Vegas per discutere il possibile trasferimento del pilota argentino. “Dietro le quinte stanno succedendo molte cose“, ha dichiarato Kalff, suggerendo che il progetto Colapinto potrebbe coinvolgere il junior team Racing Bulls.
Colapinto rappresenta una figura chiave per il mercato sudamericano, un’area di grande interesse per Red Bull, soprattutto in ottica commerciale. Dopo l’esperienza con Sergio Perez, che ha garantito al team una forte presenza in Messico e nell’intero continente – tanto che in Spagna sono sicuri che il messicano resterà grazie agli sponsor – l’interesse per Colapinto si configura non solo come una scommessa sportiva, ma come una mossa strategica per mantenere una base di fan e sponsor in espansione.
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— Colapinto News🇦🇷 (@Colapinto_news) November 28, 2024
Le sue origini argentine lo hanno reso rapidamente un’icona in Sud America. Marchi di peso potrebbero infatti accompagnare il giovane talento in un eventuale trasferimento, colmando il vuoto che si verrebbe a creare se Perez non fosse confermato. Secondo Joe Saward, “il mercato dell’energy drink in America Latina vale tre miliardi di dollari e continua a crescere”. Questo rende un pilota come Colapinto un asset strategico per la famiglia Red Bull, soprattutto in un periodo in cui le sponsorizzazioni rivestono un ruolo cruciale per il bilancio delle squadre.
Il prossimo passo
Le negoziazioni non sono una novità. Già durante il GP del Messico, il team principal di Red Bull, Christian Horner, era stato avvistato nell’hospitality di Williams, segno che le trattative sono in corso da settimane. Tuttavia, l’incidente di Las Vegas ha complicato il quadro, raffreddando parzialmente l’entusiasmo per il giovane argentino. Il manager Campbell-Walter, pur riconoscendo l’errore, ha dichiarato: “Era colpa sua, ed è stato stupido. Ma Franco è resiliente, e ha ancora la possibilità di dimostrare il suo valore nei prossimi due weekend”.
Il futuro di Colapinto appare strettamente legato al destino di Sergio Perez, di cui verrà presa una decisione dopo il GP di Abu Dhabi. Se il messicano non dovesse essere confermato per il 2025, Colapinto potrebbe entrare in gioco come sostituto diretto o come pilota per il junior team, la Visa Cash App Racing Bulls.
La Williams, da parte sua, non sembra intenzionata a lasciarlo andare senza un sostanzioso compenso economico o una clausola di riacquisto. Questo crea un ulteriore livello di complessità nelle negoziazioni.
Nonostante gli incidenti e le difficoltà, il suo talento e il suo appeal commerciale lo rendono una figura interessante per il futuro della Formula 1. Come sottolineato da Campbell-Walter: “Ha tutti gli ingredienti fondamentali per diventare un ottimo pilota di F1. Ora dipende solo da lui”.