La notizia più clamorosa del week-end di gara a Barcellona è stata senza dubbio la seconda e-mail anonima della stagione. In questo caso, la vittima è il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Lo scritto, inviato a tutti i media a cui erano stati inviati i presunti messaggi della vicenda Horner, parlava di sabotaggio nei confronti del britannico. In particolare, si parlava di manomissione della vettura, della strategia e anche violenze mentali.
Mercedes non ci sta: chiesta indagine della polizia
Una notizia del genere è ovviamente molto dannosa per il marchio Mercedes. Da subito, il team principal del team di Brackley Toto Wolff ha smentito la veridicità della mail. Inoltre, ha da subito escluso che potesse provenire da un dipendente: “Sono sicuro che non provenga da un membro della scuderia. Riceviamo migliaia di e-mail del genere, e ogni volta è sconvolgente soprattutto nel momento in cui si parla di morte o cose di questo tipo”.
Per porre fine a qualsiasi tipo di quesito, Mercedes si è affidata alla polizia del Northamptonshire. Come rivelato ancora da Wolff, è stato analizzato l’indirizzo IP dell’e-mai: “Ho chiesto personalmente alla polizia di agire pesantemente su questa vicenda. Stiamo controllando l’indirizzo IP e anche i vari telefonini. Tutto questo perché non è possibile che ci sia tutta questa violenza online. L’abuso che le persone fanno a team e piloti da dietro uno schermo è inaccetabile”.
Nella giornata di ieri, il distretto di polizia ha emesso un comunicato dove si afferma che non è stato riscontrato alcun reato penale. “In data 12 giugno la Polizia del Northamptonshire ha ricevuto una segnalazione – ha dichiarato un portavoce alla BBC – La richiesta di indagini è arrivata dalla Mercedes AMG F1 Team a seguito di un e-mail diffusa all’interno dell’azienda. Tuttavia, dopo averla esaminata, non è stata trovata traccia di alcun reato penale. Sono stati poi dati dei consigli ai membri della scuderia in caso di ripetizione dell’accaduto”.
Articolo di Francesco Orlando