Il mondo della Formula 1 è scosso da una nuova e inaspettata svolta. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha infatti aperto un’indagine antitrust su Liberty Media, in seguito alla controversa decisione di escludere il team Andretti Global dal campionato mondiale. Una vicenda che, già al centro di discussioni accese, assume ora contorni legali e potenzialmente di grande impatto per l’intero Circus della F1.
Il Caso Andretti: un’aspra battaglia per entrare in F1
Dopo aver ottenuto l’approvazione della FIA lo scorso anno, Andretti sembrava pronto per il debutto nel 2025. Forte anche di una partnership con General Motors che avrebbe portato il prestigioso marchio Cadillac nel Circus. Tuttavia, nonostante l’endorsement della FIA, lo scorso Gennaio la proposta di Andretti è stata respinta da Liberty Media e dalle attuali scuderie di Formula 1, scatenando un acceso dibattito.
La decisione ha sollevato numerose polemiche, non solo nel mondo delle corse, ma anche in ambito politico. Deputati e senatori statunitensi si sono schierati al fianco della famiglia Andretti. Le accuse sollevate parlavano di una violazione delle leggi antitrust. Proprio in risposta a queste pressioni, il Dipartimento di Giustizia ha deciso di aprire un’indagine per fare chiarezza sui criteri adottati da Liberty Media nella gestione della richiesta di ingresso di Andretti.
Le dichiarazioni di Greg Maffei: la difesa di Liberty Media
In questo contesto di crescente tensione, Greg Maffei, presidente e CEO di Liberty Media, ha rilasciato una dichiarazione confermando l’indagine, e dicendo di voler collaborare pienamente con le autorità. “È in corso un’indagine del Dipartimento di Giustizia e intendiamo collaborare pienamente, fornendo tutte le informazioni richieste”, ha affermato Maffei. “Riteniamo che la nostra decisione e quella della F1 siano state conformi a tutte le leggi antitrust statunitensi e abbiamo illustrato nei dettagli le motivazioni della respinta della domanda già in precedenza”.
La difesa di Liberty Media si basa dunque su motivazioni già esplicitate in passato. Motivazioni che riguardano in particolare le preoccupazioni sulla competitività e la sostenibilità economica del nuovo team. Tuttavia, le parole di Maffei non hanno certo placato le polemiche. Soprattutto alla luce di quanto dichiarato da Mario Andretti, che ha accusato lo stesso Maffei di essersi opposto in modo personale e diretto all’ingresso di Andretti Global in Formula 1.
Un futuro incerto per la F1 e Andretti
La vicenda è lontana dall’essere conclusa e l’indagine del Dipartimento di Giustizia potrebbe portare a conseguenze significative. Se venissero riscontrate irregolarità nella gestione della richiesta di Andretti, le implicazioni legali e commerciali per Liberty Media e per l’intera Formula 1 potrebbero essere enormi. Questo aprirebbe scenari che vanno dalla revisione delle decisioni prese fino a possibili sanzioni contro i dirigenti coinvolti.
Intanto, Michael Andretti non sembra intenzionato a gettare la spugna.
Fonte: FormulaPassion