Il pilota spagnolo si unirà alla scuderia britannica dopo aver concluso la sua ultima stagione con Ferrari. Ma è questa la scelta giusta per la sua carriera in F1?
La scelta di Carlos Sainz di correre in Williams a partire dal prossimo anno ha sorpreso molti, causando incredulità e persino malcontento. Sainz ha mostrato una traiettoria ascendente nella sua carriera, con tre vittorie negli ultimi tre anni (ricordiamo che il 2023 è stato praticamente dominato da Verstappen) e le sue prestazioni gli hanno fatto guadagnare un posto in una scuderia di prima categoria.
Ma rimanere in un top team non è stato possibile. La F1 a volte può essere ingiusta e questa è una di quelle occasioni. L’ambizione di Toto Wolff di ingaggiare Max Verstappen o sostenere un giovane pilota come Kimi Antonelli ha distrutto le possibilità di Sainz di unirsi a Mercedes e la strategia conservatrice di Red Bull di non scontentare Max mantenendo Checo Pérez ha lasciato Sainz senza opzioni per una squadra con potenziale di podio. Quindi, sapendo che una squadra con opzioni di podio non era un’opzione, Carlos Sainz ha preso la decisione migliore scegliendo Williams?
Lo spagnolo è uno dei piloti più completi della griglia, sia mentalmente che atleticamente, e ha preso decisioni corrette lungo la sua carriera, che non è stata facile (ricordiamo che già è passato per Toro Rosso, Renault, McLaren e Ferrari). È un pilota che sa cogliere le opportunità, anche quando sembrano inesistenti. Andrea Stella (Team Principal di McLaren), in un’intervista a Sky Italia, dichiarava: “L’esperienza con Carlos in McLaren è stata estremamente formativa per tutti. Ha portato un modo di lavorare, un elemento culturale che ha creato un ambiente propizio al successo”.
Williams sicuramente trarrà più beneficio da Carlos che Carlos da Williams, ma analizziamo perché questa potrebbe essere la migliore opzione rimasta sul tavolo.
Un team storico
9 Campionati Mondiali Costruttori, 128 pole, 114 vittorie. Piquet, Mansell, Prost, Hill e Villeneuve sono alcuni dei nomi che hanno contribuito ai 7 Campionati Mondiali Piloti. Il legendario Ayrton Senna aveva scelto Williams, una squadra con cui non ha potuto vincere a causa del suo tragico incidente a Imola nel 1994, dove ha perso la vita. Certo, la storia è storia e la Williams di oggi è lontana dal progetto di Frank Williams degli anni ’80 e ’90. Ma è sempre bene ricordare che questa è una scuderia storica che sa cosa significa competere e vincere, nonostante non abbia ottenuto una vittoria dal 2012 e un podio dal 2021.
Il progetto Vowles
“History makers. History in the making” è il motto attuale del team di Grove, e descrive bene un minset dove Carlos potrebbe inserirsi bene, sia a breve che a lungo termine. Vowles, che è stato capo stratega in Mercedes prima di diventare Team Principal in Williams, apporta un’aria fresca al progetto inglese, e non solo con una mentalità diversa a livello di gestione. Il problema principale del declino della squadra negli ultimi anni è stata la mancanza di finanziamenti per portare avanti un progetto solido conforme agli standard moderni della F1.
Questo ha iniziato a cambiare con l’acquisizione del team da parte di Dorilton Ventures nel 2020, che ha intrapreso una ristrutturazione minuziosa e a lungo termine per ricostruire una base solida. Anche se non è un progetto di impatto immediato, la scelta di mettere Vowles come Team Principal ha già portato Pat Fry (ex Ferrari) come direttore tecnico, ha ampliato la squadra a circa 1000 dipendenti (inclusi ruoli chiavi recentemente annunciati) e ha convinto un pilota come Alex Albon a impegnarsi a lungo termine.
La presenza di Carlos in questo puzzle può contribuire significativamente alla crescita della squadra e, perché no, anche alla sua, in una situazione sfavorevole e scomoda, ma in un progetto che offre molta più sicurezza rispetto a Sauber/Audi, con recenti cambiamenti e dubbi sulla competitività immediata del progetto, e con ancora più incertezza dopo l’uscita di Seidl e l’arrivo di Binotto ancora prima che il progetto fosse partito. Alpine, l’altra opzione valida, non presenta nemmeno un quadro stabile, nemmeno con l’arrivo di Flavio Briatore, con il direttore del team, Bruno Famin, che ha lasciato il suo incarico dopo solo 12 mesi e i dubbi sul passaggio dal motore Renault a diventare un team cliente.
La coppia Sainz-Albon in Williams
Negli ultimi due anni, specialmente dall’arrivo di Vowles nel team, la squadra ha praticamente mancato di un pilota. La coppia Albon-Sargeant non ha sfruttato appieno il potenziale di una scuderia che ha bisogno che entrambi i piloti raccolgano punti, e il pilota americano ha contribuito poco più che il fervore della sua nazionalità. Con l’arrivo di Carlos, Williams non solo avrà una coppia di piloti molto al di sopra del suo potenziale come squadra, ma Sainz metterà alla prova Albon e viceversa, il che potrebbe essere la chiave per portare il team a un altro livello.
Il motore Mercedes
Mentre nel 2025 l’auto sarà una continuazione e un miglioramento del FW46 (che presumibilmente non avrà ancora opzioni di podio), la monoposto attuale è il risultato di un inverno disastroso e insolito per la squadra di Grove. Le principali conseguenze sono ricadute sul peso dell’auto, che è stato tra i 10 e i 15 kg sopra il limite, costando circa 0.45 secondi al giro. Un miglioramento che sicuramente richiederà tutto l’anno, ma che potrebbe tradursi in un aumento chiaro delle prestazioni nel 2025.
Ma la scommessa interessante della Williams arriva a partire dal 2026. I cambiamenti più drastici dell’era V6 turbo ibrida metteranno alla prova tutti i team in griglia, e Mercedes sembra avere un certo vantaggio. Se così fosse, Williams come cliente ne beneficerà direttamente, posizionando possibilmente il team in una posizione molto diversa rispetto ai suoi rivali attuali.
Il mercato piloti a partire dal 2026
È probabile che Carlos abbia un anno di siccità in termini di podi e, cosa più importante, vittorie, ma la sua decisione potrebbe essere completamente focalizzata già sul 2026 e il cambio di regolamento. Lo spagnolo avrà ancora 32 anni, e una volta che tutte le carte delle squadre saranno rivelate e si conosceranno le loro possibilità in pista, il mercato piloti si muoverà di conseguenza.
Questo apre un’altra opportunità per Carlos di provare a tornare in un top team se Williams non sarà ancora all’altezza, poiché il suo contratto è un biennale fino al 2026, con la possibilità di estensione. Questo permette allo spagnolo di assicurarsi un sedile per i prossimi due anni, con l’opzione di ricalibrare la sua carriera in linea con le nuove regolamentazioni, perché alla fine l’obiettivo rimarrà correre per la migliore squadra che possa fornire un’auto degna di un pilota che ha mostrato impegno, costanza e desiderio di vincere.