La pausa estiva sta per finire, ciò significa che si torna a correre. Dopo questa piccola “vacanza” per liberare la mente e ricaricare le batterie, i piloti si apprestano a rientrare nelle monoposto per continuare a dare spettacolo.
Il punto sulle componenti sostituite e penalità: molte meno dell’anno scorso
Con il ritorno dei gran premi, ritornano anche tutti i problemi relativi alla preparazione di quest’ultimo. Dal pensare alle strategie alle prove dei pit stop passando per il problema penalità. Secondo gli ultimi dati fatti sapere dalla FIA, però, quest’anno ci sono state molte meno penalizzazioni per cambio di componenti. Questo grazie soprattutto all’aumento delle possibili parti utilizzabili, passate da 3 a 4 rispetto alla precedente stagione. Proprio parlando della scorsa annata, nel GP del Belgio 2022 si erano visti molti più cambi sulle vetture, tra cui ricordiamo bene quelli di Leclerc e Max Verstappen.
E tra i piloti qual è la situazione?
Sia i team che i piloti l’hanno fortemente affermato: correre un intero calendario con soli 4 componenti è praticamente impossibile. Ecco perché la maggior parte di loro è già sulla soglia della penalizzazione, ed a Monza non si escludono altri cambiamenti fra le monoposto. Facciamo intanto il punto della situazione.
Tra il GP d’Ungheria e quello del Belgio, coloro che hanno montato altre parti sono stati principalmente i motorizzati Mercedes. Infatti, Lewis Hamilton, Oscar Piastri, le due Aston Martin e le due Williams hanno sostituito l’intero blocco motore, composto da motore endotermico, turbocompressore, MGU-H e MGU-K. Stessa mossa effettuata anche da Esteban Ocon e Kevin Magnussen. Sostituzione del solo motore endotermico per Lando Norris. Al GP di Zandvoort, gli unici ad essere in penalità sull’intera PU, escludendo batterie e centraline dove tutti i piloti sono già in zona penalizzazione, sono Pierre Gasly e le due Haas. Capitolo trasmissioni: negli ultimi due appuntamenti abbiamo assistiti ai cambi di Zhou, Magnussen, Albon e Norris, ma soprattutto di quelli dei due piloti della Red Bull. Questi ultimi sono adesso arrivati al limite prima della penalità, come anche ancora una volta i due Haas. Nel Tempio della Velocità, quindi, dovremmo comunque stare attenti a quello che in gergo è il valzer delle penalità, ma si prospettano molte meno sostituzioni di quelle viste negli anni precedenti.
ARTICOLO DI FRANCESCO ORANDO