Negli ultimi tempi, il linguaggio utilizzato dai piloti di Formula 1 durante le comunicazioni radio è diventato oggetto di discussione. Parolacce e sfoghi impulsivi, trasmessi in diretta mondiale, hanno sollevato interrogativi sull’immagine dello sport. A questo proposito, il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha espresso il suo disappunto e ha lanciato un chiaro messaggio ai piloti, richiamandoli a un comportamento più rispettoso nei team radio. Secondo Ben Sulayem, la Formula 1 deve mantenere un alto standard di professionalità e non può permettersi di adottare linguaggi scurrili, specialmente considerando la portata globale dello sport.
Ben Sulayem contro le parolacce nei team radio: “Dobbiamo mantenere uno standard elevato”
Ben Sulayem, in un’intervista ad Autosport ha sottolineato quanto sia importante differenziare lo sport da altre forme di intrattenimento, come la musica rap, che spesso è associata a un linguaggio esplicito. Il presidente della FIA ha chiarito che la Formula 1 deve mantenere un’immagine di rispetto e decoro, pur comprendendo le tensioni che si vivono in pista.
“Dobbiamo differenziare il nostro sport dalla musica rap – ha dichiarato Ben Sulayem –. Noi non siamo rapper, eppure quante volte al minuto i piloti dicono parolacce? Noi non siamo così, è una cosa che fanno i rapper, non noi… Io ero un pilota e so cosa si prova nella tensione del momento quando un rivale ti spinge fuori, ma dobbiamo anche essere consapevoli e responsabili del nostro comportamento. Adesso tutto viene trasmesso in diretta e registrato, per cui dobbiamo pensare a come minimizzare il rischio che un certo linguaggio sia pronunciato pubblicamente.”
Ben Sulayem ha voluto ricordare che, pur comprendendo la frustrazione dei piloti in certi momenti, questo non giustifica l’uso di un linguaggio inappropriato. Le comunicazioni radio, infatti, sono ascoltate da milioni di spettatori in tutto il mondo e devono quindi riflettere l’elevato livello di professionalità e rispetto che caratterizza la Formula 1.
Il ruolo dei piloti come modelli per i giovani spettatori
Un tema particolarmente importante sollevato da Ben Sulayem riguarda l’impatto che il comportamento dei piloti ha sui giovani fan. I piloti di Formula 1 non sono solo atleti di altissimo livello, ma anche modelli di riferimento per milioni di bambini e adolescenti che seguono le gare. L’uso di parolacce e linguaggio scurrile rischia di trasmettere un messaggio negativo ai più giovani, compromettendo i valori di sportività che la Formula 1 vuole promuovere.
“Bisogna pensare che ci sono anche dei bambini che guardano le gare… Che cosa stiamo insegnando loro riguardo al nostro sport? La FIA ha approvato la scelta di trasmettere più conversazioni radio in diretta. Ma ci sono anche delle regole pensate per il bene dello sport, e queste regole dicono anche che bisogna comportarsi in maniera educata e rispettabile.”
La FIA, ha deciso di aumentare la trasmissione delle comunicazioni radio per avvicinare i fan all’azione in pista. Tuttavia è consapevole che questa scelta comporta anche una maggiore responsabilità in termini di linguaggio e comportamento.
FIA: nuove regole sulla cattiva condotta
Le dichiarazioni di Ben Sulayem sui team radio non si limitano a un semplice richiamo morale, ma riflettono anche un cambiamento concreto nelle regole della Formula 1. La FIA ha infatti recentemente rivisto il regolamento per includere il linguaggio scurrile nella definizione di “cattiva condotta”. Questa decisione è stata presa anche in risposta a studi che mostrano una correlazione tra le dichiarazioni aggressive dei piloti e l’aumento dell’odio e delle critiche contro i commissari di gara sui social network.
“Le regole non sono state scritte per rimanere invariate per 30 anni, ma bisogna migliorarle, cambiarle, togliere e aggiungere. E non sono io a farlo, ma dei comitati che studiano come fare. Le norme precedenti sul tema erano state scritte nel 1972. Nessuno lo sapeva, ma erano lì dal ’72!”
Inoltre, Ben Sulayem ha esteso il suo richiamo non solo ai piloti, ma anche ai team principal. Già nel 2023, infatti, alcuni team principal erano stati ammoniti per l’uso di espressioni inappropriate durante conferenze stampa ufficiali. Questo dimostra che la FIA vuole mantenere un alto livello di professionalità a tutti i livelli dello sport. Dai piloti ai dirigenti.