Fernando Alonso in Cina ha ricevuto una penalità pesante durante la Sprint Race a seguito di un contatto con Carlos Sainz. Un contatto che Fernando ha pagato con un ritiro. I commissari avevano valutato l’episodio condannando lo spagnolo dell’Aston Martin ad una penalità di 10 secondi e 3 punti sulla patente. Una punizione non giusta secondo l‘Aston Martin che ha deciso di chiedere la revisione del caso, chiamando nuovamente alla “sbarra” la Ferrari. Le parti verranno ascoltate questo venerdì, nel bel mezzo del weekend di gara, a Miami.
Contatto Sainz – Alonso, Aston Martin chiede la revisione della penalità
L’Aston Martin non è nuova a questo genere di situazioni. Inoltre, proprio in Cina, aveva già richiesto un provvedimento, mai arrivato, da parte dei commissari riguardo alla ripartenza di Carlos Sainz dopo l’impatto con le barriere nel Q2 delle qualifiche, appellandosi all’articolo 39.6 del regolamento sportivo. Pur trattandosi di una questione che non aveva nulla a che fare con il proprio team.
Riguardo invece al contatto tra Alonso e Sainz, ingaggiati in una lotta per la terza posizione nella Sprint in Cina, Aston Martin dovrà ora fornire nuove prove ai commissari affinché possano prendere in considerazione la possibilità di modificare la loro sentenza. Il 3 maggio sono chiamati a raccolta i team manager dell’Aston Martin e della Ferrari per determinare se le prove presentate dalla casa di Silverstone meritano l’attenzione dei commissari.
Sulla penalità Fernando Alonso ha espresso i propri dubbi, spiegando la dinamica dell’incidente: “Alla curva 7 eravamo affiancati, poi alla curva 8 ho cercato di andare all’esterno, ma lui ha aperto la traiettoria per non lasciarmi spazio, quindi alla curva 9 ho fatto la stessa cosa che aveva fatto lui alla curva 8. Ho cercato di andare all’interno per non lasciargli spazio sulla linea, ma alla curva 8 ho aperto per non toccarci e alla curva 9 lui non ha aperto. Quindi ci siamo toccati”.