Un sabato agli opposti per Fernando Alonso che dal ritiro nella prima Sprint Race della stagione – con anche penalità – ha ottenuto il 3° posto nella qualifica per il GP di Cina.
Ottenuto in buon tempo
Nonostante i problemi avuti, Alonso ha riportato la sua monoposto in seconda fila, eguagliando il risultato ottenuto nelle Sprint Shootout il venerdì.
Commenta così il giro che gli ha garantito la terza posizione:
“Nel primo settore ho avuto dei problemi perché ho quasi perso la macchina in curva 1 e 2. Ho pensato se continuare o abortire, perché penso di aver lasciato due decimi in due curve. Ma non ci siamo arresi, abbiamo continuato a spingere per tutto il giro e abbiamo ottenuto un buon tempo“.
A fare la differenza è stata la riapertura del Parco chiuso che ha permesso ai vati team – in questo caso Aston Martin- di apportare le giuste modifiche alla propria monoposto.
“La macchina è migliorata rispetto questa mattina, abbiamo cambiato alcune cose nell’assetto e vedremo se domani si tradurranno in punti.“ Ha dichiarato lo spagnolo, che ha aggiunto: “Ovviamente non è stato possibile cambiare completamente la macchina perché eravamo già nel ritmo del fine settimana, ma abbiamo potuto apportare delle piccole modifiche. Alcune di queste servono a risolvere problemi di bilanciamento, altre invece sono delle semplici supposizioni che ci potranno aiutare in vista della gara. Non sapremo la risposta fino a domani pomeriggio, ma sono molto orgoglioso della mia squadra, non ci arrendiamo. Non siamo ancora nella posizione che vogliamo, ma continuiamo a lavorare per migliorare“.
Risultato della qualifica in Cina ancora provvisorio
Sono passate ore, ma il risultato della qualifica è ancora provvisorio. All’ultimo minuto infatti Aston Martin ha contestato il risultato a causa di una presunta violazione dell’articolo 39.6 che stabilisce che “qualsiasi pilota la cui vettura si fermi in pista durante la sessione di qualifica o la sessione di sprint shootout non sarà autorizzato a partecipare ulteriormente a quella sessione“.
Un tentativo di rimediare alla penalità ricevuta da Alonso dopo la Sprint Race per aver mandato fuori pista Carlos Sainz, in questo caso artefice dell’infrazione.