La F1 vuole delle conferme dopo gli ottimi risultati della stagione 2022, quella dell’introduzione del nuovo regolamento che ha ribaltato alcune gerarchie. La stagione 2023 è ambiziosa, sia per il numero di gare in calendario, tra Sprint e non, che per la novità presentata da alcune location, come Las Vegas o il ritorno di altre, come il Qatar. Ambizione che si manifesta nella presenza dei roockie – ben 3, alle prese con il debutto in F1, in una sorta di ricambio generazionale.
Come ogni anno team e piloti devono iscriversi per prendere parte al campionato. Il lavoro di ufficio è una formalità, ma spesso in questi documenti si nascondono dettagli e informazioni interessanti. La entry list ufficiale della F1 per la stagione 2023 è stata diffusa dalla FIA, e ha confermato i numeri che saranno utilizzati dai tre piloti esordienti del prossimo anno, ovvero Oscar Piastri che correrà con il numero 81, Logan Sargeant, che avrà invece il 2 e Nyck de Vries con il numero 21. Tuttavia, c’è un dettaglio nella entry list che ha colto un po’ tutti di sorpresa e che non riguarda i piloti ma le 2 scuderie che orbitano intorno all’universo Red Bull.
Red Bull, c’è un ritorno
Le voci sul ritorno di Honda nel 2026 trovano una prima conferma in questa lista. Nel 2022 Red Bull e AlphaTauri sono scese in pista con Red Bull Powertrains come motorista. La Red Bull ha messo su la propria fabbrica di motori a Milton Keynes e sembrava intenzionata a voler crescere da sola, dopo l’addio di Honda nel 2021. Tuttavia, il fallimento della collaborazione con Porsche per il 2026 ha riaperto la partita con il marchio nipponico che nel 2023 affiancherà la RBPT nella produzione di motori sia per la Red Bull che per AlphaTauri.
Haas con il nuovo sponsor
La Haas nel 2022 si è trovata in una situazione davvero difficile. Quasi fa strano pensare che quella stessa squadra, sul lastrico, abbia chiuso poi la stagione all’ottavo posto, ottenendo addirittura una Pole position. Torniamo indietro però. Agli inizi di Marzo il team americano, a causa dell’invasione russa in Ucraina, ha dovuto interrompere il rapporto di sponsorizzazione con il colosso Uralkali ponendo fine anche al contratto di Nikita Mazepin, pilota pagante arrivato nel 2021 proprio grazie all’appoggio del padre e della compagnia russa che aveva risollevato le sorti del team. Una situazione complicata e con tanti nodi da sbrogliare, il primo trovare un pilota da affiancare a Mick Schumacher.
Con l’arrivo di Magnussen e i primi risultati – un 5 posto da sogno in Bahrain – il secondo passo era trovare uno sponsor. Nel mentre, una battaglia, un braccio di ferro dalle implicazioni complesse con Uralkali che richiedeva alla Haas i milioni già versati per il 2022, somma che la scuderia ha trattenuto, opponendosi di forza, chiedendo anche un risarcimento per danni alla reputazione e all’immagine. Sul fronte legale la lotta con i Mazepin continua ma nel frattempo il team ha trovato un title sponsor a cui affidarsi e per il 2023 e scenderà in pista sotto il nome di “MoneyGram Haas Team“.
Ecco la entry list del 2023: