L’ascesa di Renault/Alpine negli ultimi anni è passata decisamente sotto il radar. Dalla lite con Red Bull per i motori inaffidabili a lottare per il podio nel 2020, fino a vincere una gara nel 2021 prima di consacrarsi come best of the rest nel 2022.
Gente che va, gente che viene
Quest’anno, il team transalpino non potrà contare su Fernando Alonso, pilota che a quasi 42 anni può ancora vantare di essere uno dei migliori in circolazione. Avrà, però, la freschezza e il talento di Pierre Gasly, che dopo un 2022 al di sotto delle aspettative avrà sicuramente tanta fame di riscatto.
Con un Esteban Ocon più in forma che mai, che dopo aver vinto una gara in un 2021 comunque altalenante ha trovato costanza nel 2022, la nuova coppia tutta francese promette bene. A questo c’è da aggiungere che la nuova A523 è riuscita a rientrare nel peso minimo di 798 kg.
I passi avanti che non si vedono
Un dato che può sembrare insignificante ma che in realtà ha una grande rilevanza. Più una vettura è leggera (nei limiti del regolamento), più è performante. Infatti, una volta rientrata nel peso minimo, la squadra può applicare una zavorra all’auto dove preferisce per ottimizzare la distribuzione del peso. Tutto ciò, quindi, si traduce in migliori prestazioni in pista.
Il capo della power unit Bruno Famin, inoltre, ha di recente spiegato che i problemi di affidabilità, che tanto hanno addolorato Alonso nel 2022, dovrebbero essere stati risolti per la stagione a venire. Nonostante la perdita di Alonso e Piastri, quindi, la compagine di Enstone sembra pronta a difendere il quarto posto nei costruttori e, perché no, cercare di sfruttare i passi falsi dei top team per ergersi definitivamente al di sopra del midfield.