La Formula 1 è uno sport che vive di talenti, ma soprattutto di visioni. E quando si parla di visioni non possiamo non menzionare una figura storica del paddock come Flavio Briatore. Richiamato in seno al management Alpine per “risvegliare” una squadra dormiente, l’imprenditore italiano si è messo subito al lavoro. Prima Doohan poi Colpinto ma che progetti ha Briatore per l’Alpine in F1?
Doohan e Colapinto: da grandi promesse derivano grandi aspettative
Poco dopo la firma di Doohan , come pilota titolare Alpine, arriva anche la notizia che vedeva Colapinto come pilota di riserva. Questa mossa manageriale da parte di Flavio Briatore ha sollevato molti dubbi sulle sue intenzioni di tenere l’australiano con sè per tutto il campionato.
Doohan, figlio d’arte e già da tempo orbitante intorno all’universo Alpine, rappresentava per la squadra una scommessa concreta. Ma dal canto suo, Colapinto, argentino dal piede pesante e dal talento visibile, ha mostrato lampi da pilota vero. Del resto Briatore è noto per aver sempre saputo scegliere i suoi uomini: Alonso, Schumacher, Trulli… Così anche i due giovani piloti sono stati investiti di grandi aspettative da parte del Team Principal e dei tifosi. Il piano A, che vedav Doohan titolare, è fallito molto presto, così si è passati al piano B, Colapinto, ma anche lui non sta apportando un grande contributo alla squadra…

Il punto che manca
A sei mesi dall’inizio della stagione 2025, il progetto Alpine continua a sembrare più una serie di reazioni slegate che una strategia organica. I risultati in pista lo confermano: la monoposto A525 arranca regolarmente fuori dalla zona punti, spesso superata persino da team con budget più contenuti come Haas o Stake-Sauber.
Ultima in classifica, con 11 punti, l’Alpine attualmente può fare affidamento solo sul contributo di Pierre Gasly, visto e considerato che nè Doohan nè Colapinto, sono riusciti a portare un punto alla squadra. Inevitabilmente ci si comincia a chiedere se Briatore sia consapevole di ciò che sta facendo, oppure se le sue siano manovre economiche e basta. Prima l’australiano, poi l’argentino, ma non c’è attualmente, nel vivaio alpine, una terza opzione, e se la stagione dovesse terminare proprio come è cominciata sarebbero dolori per il Team Principal.

Cosa servirebbe ad Alpine per il salto di qualità?
Prima Doohan poi Colapinto ma cosa serve a Briatore per far fare ad Alpine il salto di qualità in F1? Il problema non è solo legato alla disponibilità di posti in griglia, che sono oggettivamente pochi. Il punto è la percezione di un mancato investimento strategico sui giovani e sulla coerenza dell’intero team. Fino ad ora saltare da un pilota ad un altro senza investire coerentemente in una sola coppia di piloti, non ha dato i suoi frutti. Al momento Briatore non sembra intenzionato a voler sostituire Colapinto, anche e soprattutto per la quantità di sponsor che l’argentino porta alla squadra.
Quanto all’ultimo GP disputato, il Gran Premio di Canada, Franco Colapinto sembrava aver dato segni di ripresa durante le qualifiche, classificandosi decimo, centrando il miglior risultato da quando è pilota titolare. Posizione che è stata però persa durante la domenica di gara, conclusa al tredicesimo posto per l’argentino. Anche questo weekend si conclude senza punti per Colapinto, e per l’Aòpine, che non ha potuto contare neanche sull’efficienza del compagno Gasly.
Se da questo momento in poi l’intera squadra dovesse cominciare ad investire seriamente nella crescita e nello sviluppo di Colapinto come pilota, allora potrebbe cominciare a vedere qualche punto in più… in caso contrario i nostri fantamanger dovrebbero vedersene bene di lasciare Colapinto nelle proprie formazioni.