Stefano Domenicali manda un messaggio forte e chiaro alla FIA, a seguito dell’indagine – aperta e poi chiusa 48 ore dopo – che ha visto coinvolto il team principal della Mercedes, Toto Wolff, e sua moglie Susie, nonché amministratore delegato della F1 Academy. “Ho come l’impressione – ha spiegato Domenicali all’interno del programma ‘La Politica nel Pallone’ – che più cresca la Formula 1 più la differenziazione tra FIA e Formula 1 ha una rilevanza sempre minore. Dobbiamo parlare di una piattaforma che, per forza, ha bisogno di diversi elementi e competenze. Parliamo di strutture che devono essere chiare: ognuno deve per questo farsi un esame di coscienza per fare meglio il proprio lavoro”.
Domenicali: “Dopo l’indagine della FIA su Wolff serve farsi un esame di coscienza”
Un messaggio forte e chiaro da parte del CEO che, analizzando la crescita esponenziale della Formula 1 nel corso di questi anni, chiede maggiore attenzione, soprattutto alla Federazione. “Mi sembra scontato che la Federazione debba farsi un esame di coscienza. Oltre a ciò, però, c’è da dire – ha continuato il CEO – che deve farlo anche nella giusta maniera”.
Domenicali punta il dito contro la FIA, analizzando quelli che sono gli aspetti negativi che dovranno cambiare, soprattutto in vista della prossima stagione. Parole che fanno capire come il rapporto tra la Federazione e la stessa Formula 1 non sia proprio dei migliori. Domenicali, però, oltre a raccomandare la FIA, ha voluto elencare anche gli aspetti positivi, sui quali bisogna continuare a lavorare. “Abbiamo la fortuna di fare questo lavoro e non nascondo che ci sono delle Federazioni in giro per il mondo davvero incredibili”.
“Non si potrebbe davvero fare a meno dei commissari di percorso e di tutti quelli che lavorano con passione. Con la loro assenza, non credo potremmo continuare a svolgere il nostro lavoro come stiamo facendo in questi anni. Dobbiamo crederci. Sappiamo che su queste cose ci stiamo giocando il nostro futuro. Ci giochiamo la credibilità di qualcosa che, più passa il tempo, più diventa grande” ha concluso il CEO.