Siamo arrivati all’ultimo giro di boa prima della pausa estiva, il back-to-back Francia – Ungheria. La prima e intensissima fase di questa stagione vede Red Bull e Ferrari più o meno sullo stesso piano, e la Mercedes solo un gradino più in basso. La scuderia di Brackley passo dopo passo è riuscita a tornare ai valori auspicati a inizio stagione, sperimentando quante più soluzioni possibili per mettersi a due-tre decimi dalle prime della classe. Il percorso della Mercedes non è stato molto lineare. La W13 da subito si è mostrata la più nervosa, difficile da adattare anche a causa di un elevato saltellamento, tra porpoising e bouncing.
Gara dopo gara abbiamo visto momenti di completo blackout alternarsi a momenti in cui la luce in fondo al tunnel sembrava davvero vicina. A due gare dallo stop estivo, che concederà un po’ di tempo extra per lavorare, le frecce d’argento sembrano aver trovato delle prime soluzioni per poter attaccare più di un semplice terzo posto. Inoltre, una delle questioni che rimetterà tutto in gioco è la Direttiva 039 della FIA che entrerà in vigore dal Gran Premio di Belgio, a Spa, per contrastare i saltellamenti e controllare la regolarità dei fondi flessibili finiti sotto accusa nelle ultime settimane.
Sei team contrari ma la FIA è irremovibile
Sarebbero 6 i team contro la nuova Direttiva Tecnica. Red Bull e Ferrari in prima linea seguite dai rispettivi team clienti come AlphaTauri, Alfa Romeo e Haas. In aggiunta ci sarebbe anche la Williams, unica voce fuori dal coro, se consideriamo che è legata a Mercedes. La maggioranza delle squadre avrebbe quindi spinto a non introdurre la Direttiva Tecnica già in questa stagione, ma trattandosi di sicurezza la FIA non ha ceduto al peso democratico messo in campo dai team che saranno costretti a riadattare le proprie vetture a partire da Spa.
Mercedes attacca Red Bull e Ferrari
Secondo il Team Principal della Mercedes Toto Wolff alcuni team potrebbero perdere un vantaggio di circa 3-4 decimi grazie ai controlli più severi sulla flessibilità del fondo nella zona posteriore, quella meno controllata a livello di test. I team in questione sarebbero Red Bull e Ferrari, sotto osservazione per aver sfruttato questa zona grigia del regolamento operando in modo non conforme e beneficiandone in prestazioni. Secondo Christian Horner la nuova direttiva non inficerà le prestazioni della Red Bull dato che non hanno dovuto agire significativamente per arginare il problema del porpoising.
In Francia le prime modifiche in Red Bull
Ma prevenire è meglio, per questo già a Le Castellet, secondo alcune indiscrezioni, la Red Bull dovrebbe portare aggiornamenti, in due parti del fondo, in funzione della nuova Direttiva. “Una è la porzione anteriore a livello del divergente, dove di fatto la ‘tavola’ sarà diversa a livello di rigidezza dell’alloggiamento del pattino in titanio. Una modifica che non punta tanto a migliorare le prestazioni della macchina di Verstappen e Perez, ma che serve a Newey e compagni in vista della fase di controlli che inizierà in Belgio”, scrive Paolo Filisetti sulla Gazzetta dello Sport. Pronte novità anche sul fronte prestazioni.“Nella porzione posteriore del fondo, ci sarà invece una diversa conformazione del profilo esterno dei canali Venturi. L’intento è quello di incrementare il carico della monoposto utilizzando ancora meglio il fondo, permettendo così di scaricare le ali e ridurre la resistenza all’avanzamento senza – in teoria – perdere stabilità e controllo”.
Anche la Ferrari si prepara al cambiamento
Di diverso avviso Mattia Binotto che in conferenza stampa in Austria aveva parlato di modifiche da apportare per aderire ai nuovi standard in casa Ferrari. “Mattia Binotto ha spiegato durante il weekend austriaco che saranno necessarie alcune modifiche al sottoscocca per soddisfare la direttiva tecnica dopo la pausa estiva. Il team principal della Ferrari non sembrava preoccupato” riporta la testata tedesca Auto Motor Und Sport. Il team principal della Ferrari, non soddisfatto della Direttiva aveva anche espresso i propri dubbi su quel doppio tirante sfoggiato in Canada dalla Mercedes.
Red Bull attacca Mercedes
Red Bull e Ferrari sono due team che si sono sempre opposti a questa Direttiva che introdurrà quella relativa al 2023, più complessa. A maggior ragione ora che il problema sembra sia stato risolto anche da Mercedes. “In Francia saranno veloci. Stanno mostrando di essere lì o quasi. Le ultime due gare sono state piuttosto dignitose per loro e non hanno sofferto il porpoising, quindi sembra che si stiano lentamente rimettendo in gioco“ ha detto Horner.
A Horner inoltre, non andrebbe giù la presa di posizione della Federazione che “imporrebbe” i set up ai team. Nonostante il grande “no” per questa direttiva e le obiezioni respinte dalla FIA sia Red Bull che Ferrari non hanno esternato molte preoccupazioni.
C’è però un aspetto sul quale la Red Bull non transige, andando a spolverare una polemica che si porta dietro dal 2021. Il team austriaco avrebbe infatti notato una flessione anomala dell’ala anteriore della Mercedes. Cosa che favorirebbe la velocità di punta della W13. La passata stagione nonostante la lotta politica tra Red Bull e Mercedes avesse raggiunto livelli estremi fino a sfociare nell’assurdo, la FIA optò per non intervenire sulle ali anteriori dei team.
A Spa tutte le risposte
Questo attacco secondo Mercedes servirebbe a distogliere l’attenzione dalla direttiva tecnica, che solo a Spa ci darà le risposte su eventuali inversioni di gerarchie e deficit prestazionali. Nel frattempo, alla vigilia del Gran Premio di Francia, le aspettative in casa Mercedes crescono. Anche qui sono attesi aggiornamenti che metteranno alla prova gli occhi più esperti, come affermano da Brackley: “Il nostro miglior aggiornamento sarà quello che non vedrai” . Inoltre l’asfalto liscio, le curve fluide e l’assenza di cordoli, possono essere grandi alleati della W13 e dei suoi due piloti di punta, Hamilton e Russell.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion, Auto Motor Und Sport