Campione GP2 del 2012, con una parentesi in Formula 1 nel ruolo di collaudatore e pilota di riserva con diversi team, da anni apprezzato commentatore dei GP per Sky Sport F1. Insieme a Federica Masolin forma un duo iconico, divertente, che presenzia ogni weekend di gara, che sia in studio o in pista. L’ambiente in cui Davide è cresciuto e dove negli anni – fin dall’inizio in Formula Renault – ha provato varie dimensioni per continuare a inseguire il suo sogno nel segno dell’amore per il motorsport. In vista del Gran Premio degli USA, abbiamo avuto il piacere di intervistare Davide Valsecchi e di chiacchierare con lui analizzando una stagione che seppur “noiosa” agli occhi dei tifosi ha regalato diversi spunti di riflessione per le prossime stagioni.
Il commento sulla stagione di F1 con Davide Valsecchi
Davide, la stagione è ormai vicina alla conclusione. Se guardiamo la lotta tra Mercedes, Ferrari, Aston prima e McLaren dopo, verrebbe da dire: che bello, ma poi c’è Max. Come la descriveresti?
“Max è stato clamorosamente bravo. All’inizio pensavamo: vince perché ha una vettura che fa la differenza. Da metà stagione in poi, invece, ci siamo resi conto che in realtà a fare la differenza è lui. Se vediamo Perez, e lo vediamo particolarmente imbruttito, diciamo che è anche perché Verstappen ci ha messo un bel po’ del suo. Tutti però credono di poter vincere l’anno prossimo, credo ci sia grande fiducia nell’aria. Ferrari dopo aver vinto a Singapore era super ottimista, McLaren lo stesso a seguito dei numerosi podi con Norris e Piastri e Mercedes in tutto questo è seconda nei costruttori. Credo che ci divertiremo da matti, o perlomeno lo spero”.
Il dominio di quest’anno è quello di Verstappen o di Red Bull?
“Red Bull ha vinto le prime gare sfruttando il vantaggio tecnico che aveva a disposizione: era spaziale e anche le vittorie di Perez lo testimoniano. Poi da metà stagione la musica è cambiata e a salire in cattedra è stato completamente Max che continua a distruggere i suoi compagni di squadra. Questa è la realtà: perché, se cominciamo a credere che Perez è scarso, allora lo è anche Gasly? Anche Albon? Parliamo di tutti i piloti che lo hanno sofferto e lo hanno avuto come compagno di squadra e, se vedo questi risultati, a questo punto non posso far altro che sottolineare la forza di un campionissimo come Verstappen”.
È tra i più forti di sempre?
“Quest’anno ha fatto qualcosa di unico. Credo che non si possa replicare e gli va semplicemente dato atto. Stento a credere che possa ripetere una stagione così per altri anni consecutivi, altrimenti non parliamo più di un umano ma di un robot”.
Le difficoltà di Perez
Il Valsecchi pilota riesce a spiegare come sta attraversando questo periodo Perez?
“C’è una componente tecnica da non sottovalutare e riguarda l’aspetto di come Verstappen si approccia alla vettura. Faccio un esempio: Albon, che è stato suo compagno di squadra, nelle categorie minori ha sempre detto che gli piace la macchina precisa sul posteriore. Quando invece è arrivato in Red Bull, con gli sviluppi che durante la stagione erano guidati da Max, la vettura era troppo precisa davanti. E questo è un fatto che, da pilota, posso dirti che incide”.
Restando su Perez: tutto sembra essere partito da Miami. Come si fa a uscire da questo problema mentale?
“Ci sono delle cose che mentalmente ti uccidono. Verstappen è capace di manovre e di sorpassi che solo gli Hamilton e i super campioni sono in grado di fare e quando vedi che lui fa cose impossibili, e lo fa con una facilità impressionante, mentre te sei in enorme difficoltà, entri in una grande crisi mentale”.
Considerando l’importanza di Verstappen e che anche in Red Bull abbiano capito la sua forza, non si parla un po’ troppo di una sostituzione di Perez?
“Sono d’accordo con te. Si parla troppo del futuro di Perez ma, secondo me, hanno un piano ben preciso: vogliono sostituirlo con Ricciardo. È stato messo lì per mettere pressione al messicano già durante questa stagione, poi Perez è stato confermato, ma c’è da dire che l’infortunio di Ricciardo ha influito enormemente sulla scelta”.
Qualora succedesse, come vedresti Ricciardo di nuovo in Red Bull?
“Molto bene. Ha dimostrato, naturalmente tempo fa, di poter stare vicino a Verstappen. È uno di quelli che l’ha sofferto meno: Verstappen gli era davanti e su questo non ci piove, ma l’olandese non lo aveva distrutto come invece ha fatto con gli altri. Credo che possa essere meno scommessa rispetto a tanti altri piloti, anche perché, quando hanno puntato sui ragazzi, sono sempre stati spazzati fuori. Credo sarebbe una scelta più calcolata”.
La Formula 1 che verrà
Davide, quanti giovani interessanti ci sono in Formula 1. Uno che ha brillato particolarmente è stato Lawson: come valuti il suo debutto?
“Lo sai che ho un debole per i giovani: li tifo tutti. Lawson ha fatto qualcosa di eccezionale. Ho sempre pensato che i piloti, tutti, quando hanno una grande occasione devono approfittarne subito. Lui lo ha fatto e ha dimostrato di essere molto forte: se fai bene, per me meriti un posto in Formula 1 e credo lo avrà presto. C’è da sottolineare che in Formula 2 non faceva male, anzi: non era il migliore della classe, ma era un pilota molto buono. In Formula 1, invece, si è dimostrato uno capace di guidare e anche molto bene. Se magari dovessero mettere, come dicevo prima, Ricciardo in Red Bull, magari ci piazzano Lawson in Alpha. Mai dire mai”.
“In Formula 1 ci sono dei giovani che sono dei veri talenti. In un colpo sono arrivati: Leclerc, Russell e Norris. Poi è arrivato Piastri. Credo che per i prossimi dieci anni ci divertiremo per davvero. C’è uno spettacolo e un talento impressionante”.
La McLaren ha avuto una crescita eccezionale, che ha messo in evidenza la forza (già conosciuta) di Norris, ma soprattutto quella di Piastri. È già da ora da ritenere un top driver?
“I critici quando guardano la classifica vedono che è sotto Norris, ma ci sono tante altre cose da considerare. Se pensiamo che era un anno che non guidava e che hanno portato sempre aggiornamenti prima sulla macchina di Norris, è ovvio che un po’ vieni penalizzato. Però, appena ha avuto la vettura a disposizione ha dimostrato quanto volava, e non lo dico solo io, ma ci sono i podi che parlano molto chiaro. Nei prossimi anni si lancia per essere uno dei piloti di punta della Formula 1”.
Ferrari, Valsecchi: “Leclerc ha più talento, ma Sainz quest’anno…”
Venendo alla Ferrari, la coppia Leclerc-Sainz è la migliore in griglia? Chi ti ha convinto di più tra i due?
“Come tutte le coppie quest’anno non è stata perfetta. Mi spiego. Sainz nella prima parte di stagione non è stato al 100%; Leclerc, invece, sembra essere ancora lontanissimo dalla sua miglior prestazione. Però non è che gli avversari se la passino meglio: Hamilton-Russell hanno commessi un bel po’ di errori, basti guardare Qatar. Credo, dunque, che quest’anno Leclerc-Sainz si siano confermati la coppia migliore, ma potevano fare di più. Non che abbiamo fatto male, ma le prestazioni di Verstappen influiscono senza dubbio. Per cui: buonissimi, ma non eccezionali. Sainz se l’è giocata alla pari, mentre mi aspettavo un po’ di più da Leclerc”.
Come te lo spieghi?
“Dobbiamo giudicare i risultati. Leclerc ha dimostrato di avere più talento puro di Sainz o, quantomeno, è una mia idea. Questo però deve essere convertito in risultati. Con questo tipo di ragionamento, per esempio, se consideriamo Singapore, mi aspetto che in pole ci sia lui e non Sainz, mentre alla fine Leclerc ha dovuto fare da scudiero. Quest’anno si è palesata una sola opportunità per vincere: Ferrari ne ha approfittato, ma a prendersela è stato il compagno di squadra che ha fatto una seconda parte di stagione da vero fenomeno, sia a Monza con la pole che poi col successo a Singapore. So che molti di noi siamo più attratti dal talento, però dobbiamo anche far fronte alla classifica e ai risultati e piloti come Sainz sono scomodissimi da avere in squadra perché non mollano di un centimetro”.
In vista del GP degli USA, le sensazioni di Davide Valsecchi
Questo weekend di nuovo in pista con il GP degli USA, chiaramente in esclusiva su Sky Sport. Cosa ti aspetti da queste ultime gare?
“Mi sembra che in quest’ultima parte di stagione stiano uscendo fuori le gare più belle. C’è maggiore imprevedibilità: i podi cambiano spesso e i piloti mi sembrano, dando minore sguardo alla classifica, più diretti nei sorpassi e meno gestori. Questo weekend ad Austin sarà imperdibile, in quanto si corre la sera, quindi, tutti davanti alla televisione”.
Ci sarà la Sprint: ti piace come format?
“Non lo so, faccio troppa fatica a dirlo. Ti dico però cosa non mi è piaciuto: ho poco apprezzato che in Qatar abbiano speso tanti soldi e ci siano stati un sacco di inconvenienti, mentre in piste storiche come Monza o Spa vengono fatte polemiche enormi rischiando anche di mettere in mezzo l’opzione del rinnovo per cose molto inferiori. Questo, mio modestissimo parere, sia chiaro, non mi è piaciuto molto”.
Esprimendo un desiderio, cosa vorresti vedere in queste ultime cinque gare?
“Una speranza sarebbe rivedere un’altra vittoria Ferrari, ma anche la prima di Norris o di Piastri mi piacerebbe da pazzi”.
Scopri la squadra al FantaF1 di Davide Valsecchi: https://www.instagram.com/p/CpNMORRjqO8/