Dopo l’ultimo appuntamento che ha decretato la vittoria del Campionato Costruttori da parte di Red Bull, si vola a Losail per un altro week-end di corse con il GP del Qatar.
Le caratteristiche della pista inedita (o quasi) del Qatar
Il Lusail International Circuit di Qatar è una pista con caratteristiche particolare. Parliamo di un tracciato permanente costruito nell’omonima città, a circa 20 KM da Doha. Lungo 5419 metri, presenta 19 curve ed una sola zona DRS, posta sul rettilineo principale. Dall’ultima tornata alla prima il tratto è lungo 1068 metri.
Il tracciato venne realizzato in poco meno di un anno da circa 1000 lavoratori, per un costo di 58 milioni di dollari. Per ridurre l’afflusso di sabbia in pista si decise di inserire erba artificiale. La F1 non ci aveva mai corso fino al 2021 quando, dopo la cancellazione del GP d’Australia causa Covid-19, entrò a far parte del calendario. Dal 2023, ha firmato un contratto per essere presente in pianta stabile tra gli appuntamenti stagionali.
Il record assoluto della pista appartiene a Lewis Hamilton, che nelle qualifiche fece fermare il cronometro a 1’20″827. Il record ufficiale del tracciato è invece di Max Verstappen, che durante la gara fece segnare il tempo di 1’23″196.
Fondamentale l’usura e occhio ai cordoli
Molte curve di percorrenza, dove le gomme tendono a scivolare molto. Poi tornanti che si affrontano in terza marcia e curvoni da prendere a gas spalancato. Questo è il tracciato di Lusail. Perciò, per avere una vettura stabile si dovranno usare ali ad alto carico. Un anteriore poco sottosterzante e ben bilanciato sarà fondamentale, soprattutto in curve come la 16, l’ultima del giro. Qui è importantissimo uscire al meglio per portare quanta più velocità possibile sul rettilineo.
Un altro aspetto fondamentale per la buona riuscita di questa gara sarà l’usura gomme. La conformazione del circuito, la sabbia che arriva dal deserto arabo ed i cordoli saranno fatali per gli pneumatici. È quindi da tenere sotto controllo il surriscaldamento, sia delle gomme ma anche dei freni. Il correre di sera aiuterà un po’ il raffreddamento dell’impianto, viste le temperature in ribasso nelle ore serali. Ricordiamo come nel 2021 l’usura gomme unita al disegno dei cordoli della pista costò il podio a Valtteri Bottas, costretto poi al ritiro.
Verstappen per la terza corona, Mercedes per il riscatto sulle avversarie
La gara a Suzuka ha confermato che Singapore è stato un caso sporadico. La Red Bull, ma più precisamente Max Verstappen, è più in forma che mai. Il leone olandese vuole agguantare il terzo titolo già al sabato. È lui ovviamente il favorito numero uno per la vittoria del gran premio. La Ferrari, invece, potrebbe andare in difficoltà. Pista che richiama molto Zandvoort, tracciato in cui la Rossa mostrò il suo lato peggiore. Sarà importante capire se gli aggiornamenti portati da dopo la pausa estiva siano riusciti a colmare questo gap. Chi ha una chance importante per fare bene è la Mercedes, che assieme a McLaren ed il team di Maranello si gioca il secondo posto nei Costruttori.
Articolo di Francesco Orlando