Come anticipato nella giornata di ieri, sul suolo del tracciato azero andrà in scena un nuovo format. La variante sprint introdotta da Liberty media in accordo con squadre e FIA cambierà le regole del gioco, aumentando spettacolo ed incertezza. Ma a giovare dall’introduzione di questa novità, saranno davvero tutti?
Nuovo format sprint, un breve recap
Il fine settimana caspico sarà così farcito: nella giornata di venerdì si scenderà in pista per la prima ed unica sessione di prove libere, per poi disegnare le curve della città in occasione della qualifica che sancirà la griglia della gara domenicale. Nella giornata di sabato, invece, al posto delle FP2, alle 10:30 si terrà la qualifica che andrà a stilare la griglia della sprint, la quale si terrà qualche ora dopo, nel pomeriggio.
Insomma, una sorta di format-grattacapo che scomoderà dalla propria zona di comfort team e tifosi. L’idea (l’ennesima) partorita dal versante business della Formula 1 è un concentrato di show, ma nasconde insidie che potrebbero far prendere al weekend una piega desueta, col rischio di scontentare squadre e tifosi.
Evoluzione sprint, troppi dubbi e interrogativi
Non sono poche le domande che saranno sorte alle squadre in vista del nuovo format. Una tra tutte, come avverrà la gestione degli pneumatici nel corso del weekend. Le due sessioni di qualifica e le due gare, una corta e una normale, non saranno di semplice interpretazione per quanto riguarda la pianificazione d’uso delle mescole Pirelli. A complicare le cose farà la sua parte anche l’atipicità del tracciato, unico nel suo genere nel miscuglio tra curve lente di novanta gradi e un rettilineo quasi interminabile. Insomma, un mix di caratteristiche di non facile interpretazione vista la sola ora di prove prima di imbattersi nell’inizio delle sessioni in cui andare più veloci degli altri diventa un obbligo.
Focus sui team: ne gioveranno o no?
È presto per dirlo, ma ci sono aspetti del format che potrebbero risultare indigesti ad alcune squadre. Per fare un esempio, la sola sessione di prove. Quanto ha senso definire la griglia della gara “che conta” al venerdì, e per giunta dopo una sola ora di prove? L’idea stona, soprattutto considerando che le monoposto sono relativamente nuove, e molte squadre fanno fatica a trovare la quadra in un weekend intero, figurarsi in un’ora sola, per giunta in un orario diverso da quello della gara domenicale. È indubbio che tra questa variante e quella passata i team preferiscano la più recente. L’dea di disputare una sessione di prove libere in regime di parco chiuso utile solo alla confidenza del pilota non entusiasmava le squadre, ed è probabilmente per questo che Liberty non ha riscontrato particolari opposizioni.
Tuttavia, il problema sta alla base, e non nel concursus vantaggi-svantaggi tra il vecchio e il nuovo format. Il perché è presto detto. Quello in arrivo è a tutti gli effetti un weekend nel weekend, qualcosa di mai visto nella classe regina. Col vecchio sprint weekend, infatti, era mantenuto un fil rouge tra le varie giornate. Nella nuova variante, la giornata di sabato sarà completamente fine a se stessa, in quanto non condizionerà la griglia di domenica, già stabilita al venerdì. Sarebbe sciocco bocciare il ‘nuovo’ ancor prima di vederlo in atto, ma vedere il vertice dello sport muovere i fili della sua marionetta con tale facilità e senza opposizioni desta preoccupazione, soprattutto per il domani.
Liberty e tifosi: più spettacolo uguale più divertimento?
Parrebbe comune convinzione, negli uffici di Liberty, che spremere il business F1 corrisponda ad un aumento proporzionale del beneficio tratto dai tifosi. A sentir Stefano Domenicali, l’asset ‘giovani’, che è senza dubbio quello su cui puntare, non vuole altro che spettacolo. La categoria degli youngsters è ormai usata come scusante per qualsiasi nuova idea bizzarra, ma a veder le reazioni di questi, verrebbe il dubbio che il campione preso da Liberty per i suoi sondaggi sia fallace, ammesso che questi siano stati fatti. Non sono pochi, infatti, i tifosi affezionati al format classico che ormai da decenni regna sovrano. A detta di molti, la bellezza della gara sta proprio nell’attesa e nella preparazione della stessa. Concludendo, sarebbe opportuno prestare attenzione nel fare continui cambi repentini di rotta, perché il rischio è quello di ritrovarsi con uno sport prosciugato della serietà che merita.
Nel breve periodo lo spettacolo potrebbe certamente giovare alle tasche di Liberty, ma occhio ad esagerare con la mungitura, perché tutto il guadagno tratto da un ottica senza prospettive di lungo termine, potrebbe far ritrovare i proprietari con in mano qualcosa da cui risulti impossibile spremere altro.