Capitolo, finalmente, chiuso. Mentre la Formula Uno è prontissima ad aprire le porte alla nuova stagione, la 2022, con il Gran Premio del Bahrain, è arrivato il comunicato ufficiale della FIA sulla questione Abu Dhabi.
La polemica
Facciamo un attimo chiarezza. Torniamo indietro di tre mesi: Yas Marina, Gran Premio di Abu Dhabi e ultima gara della stagione. Verstappen e Hamilton sono in lotta per il titolo mondiale: a cinque giri dalla fine, l’inglese è primo(e campione del mondo) davanti a Verstappen. Un incidente di Latifi porta all’ingresso in pista della Safety Car che ha poi abbandonato il tracciato(su indicazione ovviamente di Masi) a un giro dalla conclusione, permettendo a Verstappen, montate gomme rosse nuove, di superare Hamilton e laurearsi campione del mondo.
L’inizio dell’indagine
Tante discussioni sono nate sull’argomento, che ha portato la FIA alla conduzione di un’indagine, analizzando e ascoltando tutti i protagonisti di quell’evento. Due mesi di studio che hanno portato a questi risultati, riportati dal comunicato FIA:
“La procedura della safety car è stato un argomento centrale dell’analisi ed i chiarimenti sono emersi applicando gli articoli 48.12 e 48.13 del Regolamento Sportivo di Formula 1. Il direttore di gara ha richiamato la safety car in corsia box senza che avesse completato un giro supplementare come richiesto dal Regolamento Sportivo di Formula 1 (articolo 48.12). Dall’analisi è emerso che ci potrebbero essere diverse interpretazioni degli articoli 48.12 e 48.13 del regolamento e questo, probabilmente, ha contributo all’applicazione di quella procedura. Si è anche considerato che la decisione riguardante l’utilizzo della safety car nel finale del GP di Abu Dhabi 2021 ha probabilmente tenuto conto delle discussioni avvenute in precedenza circa la preferenza delle parti interessate (FIA, Formula 1, squadre e piloti) di terminare le gare in condizioni di bandiera verde piuttosto che di safety car, tenuto conto delle condizioni di sicurezza”.
“Verstappen resta campione”
Michael Masi ha sbagliato. I suoi errori sono stati commessi in buona fede, ma per la Mercedes c’è poco da fare. Il risultato non può cambiare, Verstappen resta campione: “Alla luce di questa volontà applicata per l’intera stagione 2021, la relazione ritiene che il direttore di gara abbia agito in buona fede ed al meglio delle sue conoscenze, date le circostanze difficili, considerando anche i vincoli di tempo significativi per le decisioni da prendere e l’immensa pressione dei team. I risultati del GP di Abu Dhabi 2021 e del Campionato del Mondo FIA di Formula 1 sono validi, definitivi e non più modificabili. In conformità con le regole, la Mercedes ha presentato un reclamo ai commissari dopo la gara e questo è stato respinto. La Mercedes ha avuto l’opportunità di procedere presso la Corte d’appello internazionale della FIA, ma non l’ha fatto. Non ci sono altri meccanismi disponibili per modificare la classifica della gara”.
Parola alla tecnologia
Ha fatto discutere tantissimo anche la scelta di Masi di permettere solo ad alcune vetture in regime di safety car, di potersi sdoppiare. Anche su questo tema, la FIA ha annunciato: “Il processo di identificazione delle auto doppiate è stato sino ad ora condotto in maniera manuale e l’errore umano ha portato alla conclusione che non tutte le monoposto doppiate potessero tornare nel giro del leader. Dato che gli interventi manuali, in genere, comportano un rischio maggiore di errore umano è stato sviluppato un software che d’ora in poi automatizzerà la comunicazione relativa alle monoposto che possono sdoppiarsi. Il regolamento sportivo della Formula 1 2022, inoltre, è stato aggiornato per chiarire come “tutte” e non “alcune” delle auto sono autorizzate a sdoppiarsi. Questo processo di identificazione delle auto doppiato è stato rivisto sulla scorta delle raccomandazioni annunciate dal Presidente della FIA del 17 febbraio 2022 che comprendono anche la creazione del Centro Operativo Remoto della FIA, l’integrazione di un nuovo team per gestire le operazioni a bordo pista, nonché una revisione delle interazioni tra le squadre ed il Race Control durante la gara”.