Carlos Sainz si esprime sui social: “Poco da dire: è colpa mia.”
Le difficoltà
“Non sono state qualifiche facilissime.” Esordisce severamente il pilota spagnolo su Instagram. “Penso che dall’esterno non si potesse vedere che non ero al 100% già dalle FP1. Mi mancava passo e feeling con la macchina. Ogni volta che prendevo feeling, perdevo successivamente qualcosa.” C’è, però chi l’ha notato. Infatti, oggi Carlos Sainz era indietro di qualche decimo rispetto al compagno di squadra e non ha brillato come Charles Leclerc.
Il mea culpa di Carlos Sainz
Prosegue così Carlos Sainz: “Poco da dire: è colpa mia. Non sono stato veloce. Non so ancora spiegarmelo perché venivo dall’Australia in cui ero molto a mio agio. Prima della Q3 ho usato 3 set quindi non ero nelle stesse condizioni di chi è davanti a me, ma la colpa è mia. Devo capire ancora perché.” C’è da dire, però, che ha avuto un Q1 alquanto frustrante non per causa sua: le due bandiere rosse lo hanno costretto ad abortire ben due giri lanciati. Con la conseguente fatica di mantenere calde le gomme. Per di più su una pista cittadina come quella di Baku, con tutti quegli alberi che facevano ombra.
Carlos Sainz conclude: “Il peccato è il parco chiuso perché non posso più toccare la macchina. Vedrò dunque cosa fare per essere più veloce domani.” Anche lui risente dell’aver avuto la possibilità di partecipare a un’unica sessione di prove libere. Come tutti i piloti, del resto.