L’India e il Giappone sono al centro di progetti ambiziosi per la realizzazione di nuovi circuiti che potrebbero rimpiazzare quelli già presenti nel calendario di F1. In particolare quello di Suzuka, che rischia di essere soppiantato da un’ambiziosa rivale, Osaka.
La Formula 1 nel 2024 porterà i team a disputare ben 24 weekend di gara nelle parti più disparate del mondo. Un calendario sempre più complesso e che dà meno garanzie ai GP storici, costretti a dover lottare con le nuove entrate, in particolare quelle orientali, per preservare il proprio posto. La F1, infatti, non si nega a nessuno. Specie alle tappe che hanno portafogli e ambizioni piuttosto ampie. Nel 2023 ha debuttato il Gran Premio di Las Vegas, l’ottavo circuito cittadino del calendario, e dal 2026, entrerà nel calendario anche il Gran Premio di Spagna a Madrid, sempre cittadino.
L’india pensa ad una seconda pista di F1
L’India sta cercando di massimizzare la sua impronta globale nel motorsport, e questo l’ha spinta a pensare al ritorno in F1 con una nuova pista. Già presente nella massima categoria negli anni 2011, 2012, 2013 dispone di una sola pista al momento in grado di ospitare eventi motoristici all’avanguardia, ovvero il Buddh International Circuit vicino a Nuova Delhi, attualmente attivo con la MotoGP. I rapporti con la F1 si sono interrotti nel 2014 a causa di una disputa fiscale con l’ex governo dell’Uttar Pradesh.
Tuttavia, l’attuale governo del Gujarat ha posto di nuovo interesse nella massima categoria inviando proposte per uno studio di fattibilità e un piano generale per un circuito di F1 a GIFT City, Gandhinagar. Un business district attualmente in costruzione sulle rive del fiume Sabarmati, che punta ad essere un polo per le relazioni economiche internazionali dell’India. Perché dunque non ospitare anche una gara di F1 lì dove gireranno tutti questi soldi?
Al momento però il progetto è ancora in fase di studio. Inoltre, le incertezze legate al finanziamento e alle recenti complicazioni con la Formula E, potrebbero influenzare le ambizioni del paese di ritornare in F1.
Il Giappone rischia di perdere Suzuka per Osaka?
In Giappone, la situazione è già più seria con la candidatura di Osaka per ospitare un Gran Premio di F1. L’Ente del Turismo locale sta considerando la costruzione di un tracciato cittadino sull’isola artificiale di Yumeshima, nella baia di Osaka. Con il supporto del Governatore Yoshimura, questa proposta potrebbe realizzarsi in concomitanza con l’Expo del 2025, rappresentando un’opportunità unica per la terza città più grande del Giappone. Suzuka, che occupa un posto nel calendario dal 2009, al momento ha un contratto che la lega alla F1 fino al 2024. Nonostante la storia di Suzuka, Osaka intravede un potenziale affare nel settore privato, trasformando la F1 in un modello di business completo.
Japan Today riporta che in una conferenza stampa tenutasi giovedì, il governatore di Osaka Hirofumi Yoshimura ha dichiarato: “Ci piacerebbe moltissimo realizzare il Gran Premio di F1 di Osaka. Se riusciamo ad attrarre investimenti dal mondo, saremo in grado di realizzare cose che attualmente non possiamo realizzare in Giappone. Correre su un circuito cittadino potrebbe essere realizzabile a Yumeshima.”
Inoltre, la pubblicazione giapponese Sankei Shimbun ha riportato anche i commenti fatti da Hiroshi Mizohata, presidente dell’Ufficio del turismo di Osaka, che ha affermato: “La serie automobilistica di F1 si è trasformata in un modello di business che può essere gestito su base del settore privato. La F1 non è più una gara automobilistica a sé stante, ma si è trasformata in un programma di intrattenimento completo. Se superiamo ogni passo passo dopo passo, è possibile attirare un concorrente.”
La pressione è quindi tanta, con la necessità di Suzuka di rinnovare il contratto e la crescente richiesta di nuovi eventi in un calendario F1 sempre più affollato.