Uno dei temi “caldi” e argomenti che ruotano attorno alla Formula 1 della nuova era è quello del budget cap, introdotto nel 2021 con un tetto di spese per ogni team fissato a 145 milioni di dollari, sceso quest’anno a 140 milioni di dollari. Tra le voci che rientrano in questo budget c’è quello delle monoposto 2022, così belle e innovative quanto complesse, tra progettazione/sviluppo dell’auto, produzione di componenti e operazioni di test/gara. Il limite vuole controllare la spesa per livellare il campo di gioco e colmare il divario economico tra i team che non hanno lo stesso portafoglio, rendendo la competizione più “equa”.
Data l’entità dei tagli, soprattutto i top team come Ferrari, Red Bull e Mercedes, hanno avuto difficoltà a conformarsi, dato che erano abituate a poter spendere un budget più ampio negli anni precedenti. Il problema più grande, però, oltre il dover reinventarsi e adattarsi a questi tagli riguarda il tasso di inflazione, una grana che a detta di alcuni team, deve essere affrontato. L’imprevista impennata dei costi di molti elementi inclusi nel budget cap ha reso ancora più complicato per le squadre ai vertici riuscire a non sforare il tetto senza compromettere lo sviluppo delle monoposto.
C’è chi fa pressione verso una soluzione e chi verso un’altra questo anche perché i team di Formula 1 hanno esigenze, obiettivi e risorse diverse. Chi può vuole spendere, chi non può spinge affinché tutto rimanga secondo i piani previsti. Si è quindi acceso un forte dibattito, tra chi vuole aumentare il limite di spesa e chi invece storce il naso quando si parla di “cambi in corsa”, ricordando che il sistema sia stato approvato da tutti, anche da coloro che vorrebbero ora tornare ad un tetto di spesa più alto.
Ross Brawn, ha parlato del problema dell’inflazione, e ha ammesso che verrà cercata una soluzione e che questo sarà tra gli argomenti che verranno trattati martedì nella F1 Commission che si terrà a Londra.
“Penso che qualcosa vada rivisto perché quando queste regole sono state ideate l’inflazione era relativamente bassa e prevedibile a differenza di adesso” ha detto Brawn, che ha poi continuato “Se guardiamo ai tassi di inflazione che si applicano alle imprese come un team di F1, si può notare come l’energia e le materie prime abbiano dei costi notevolmente elevati al momento. Credo che una soluzione sia in arrivo su questo punto”.
La discussione si è accesa anche tra i team principal, immortalati prima del Gran Premio di Imola in una grande tavolata, dove possiamo individuare anche tra le altre personalità presenti, proprio Ross Brawn. Non sappiamo ovviamente cosa si siano detti o se sia stato un primo approccio, meno formale per parlare del budget cap. Tuttavia nelle ultime ore alcuni team si sono esposti sull’argomento, dichiarandosi a favore o a sfavore di una modifica nel regolamento.
La McLaren, da sempre fedele sostenitrice del budget cap, ha riconosciuto che, dato il tasso di inflazione, il problema deve essere affrontato. Tra i sostenitori della riforma c’è infatti il team principal della scuderia inglese, Andreas Seidl, che ha dichiarato: “Nonostante il nostro team voglia proteggere il budget cap, credo che in circostanze speciali come quelle attuali sia necessario essere aperti al dialogo e mettere in campo tutte le misure doverose”. “Questo è il punto in cui ci troviamo al momento nelle nostre discussioni. Quando accadono cose impreviste a stagione in corso è preferibile cercare di trovare una soluzione”.
C’è chi al contrario, sostiene che qualsiasi cambiamento sulla gestione della questione budget cap, andrebbe affrontato dal 2023, come ad esempio il team principal dell’Alfa Romeo Frédéric Vasseur.
“Non puoi cambiare i regolamenti ogni singolo fine settimana perché una squadra vuole spendere di più per lo sviluppo”, ha detto a Motorsport.com.
“C’è una regola, la cosa più importante è attenersi alla regola. Se il concetto di inflazione e il calcolo dell’inflazione non è il migliore, possiamo pensarci per il futuro. Perché no?
“Tutti erano d’accordo quando abbiamo firmato l’accordo. Ora dobbiamo seguire le regole”.