Sono giorni complicati questi per la FIA. L’attenzione dei media, tifosi, e dei mercati si è riversata su un nodo non ancora risolto. Sono passate circa due settimane da quando nel paddock è scoppiato quello che è stato prontamente ribattezzato il “Budget cap Gate”. A pochi giorni dal GP di Singapore sono iniziate a circolare voci secondo quali due team, nello specifico Red Bull e Aston Martin, avrebbero superato il limite di spesa previsto dal Budget cap nella stagione 2021. Il team austriaco, accusato di aver sforato il Budget cap, ha difeso a spada tratta i propri conti. La questione è alquanto complicata e delicata, e potrebbe avere avuto un risvolto anche nella stagione 2022, cosa che ha contribuito ad aggravarne la portata.
I team competitor, in particolare Mercedes e Ferrari, sono da subito partiti con le accuse, invocando una pena esemplare nel caso queste voci fossero vere. Anche i piloti, tra cui Hamilton e Russell si sono espressi sull’argomento nel corso della conferenza stampa a Suzuka.
Chiaro è che se il regolamento finanziario fosse stato concepito nel migliore dei modi non si sarebbe arrivati a questa situazione. Il 2021 è stato infatti il primo anno in cui i team sono stati chiamati a far quadrare i propri conti nel limite dei 145 milioni stabiliti dal Budget cap.
La FIA si fa attendere
Il verdetto finale sui conti dei team era atteso per ieri, 5 ottobre. Data stabilita in precedenza dalla stessa FIA che ha però deciso di rimandare ogni decisione alla prossima settimana, il 10 ottobre. Il motivo di questo ritardo potrebbe essere dovuto al fatto che alcuni team avrebbero interpretato in modo errato le voci del Budget cap, rallentando l’intero meccanismo. Ma la sensazione è che anche la stima del 10 ottobre sia troppo rosea, e la situazione ancora più intricata. Tutto questo ritardo in parte servirà a far placare gli animi, anche se, con la stagione 2022 al termine i team aspettano con ansia una risposta che giustifichi anche l’andamento di questa stagione, caratterizzata dai tanti sviluppi da parte di un team in particolare: Red Bull.
Non conosciamo ancora né il peccato né il peccatore né la pena che eventualmente gli verrà attribuita. A seconda della gravità della violazione la pena potrebbe aumentare o diminuire. Una delle più severe è la decurtazione di punti o in ottica costruttori o sulla classifica piloti che lo scorso anno ha visto una lotta tiratissima tra Hamilton e Verstappen.
Hamilton e Russell difendono la loro posizione
La sensazione è che non si arriverà a discutere il titolo piloti 2021. Ma come questa stagione nella scorsa Red Bull ha portato avanti un programma di sviluppi piuttosto corposo e proprio su questo la maggior parte dei team sono intervenuti. “Nel corso di questa stagione non ho pensato molto al 2021 – ha detto Hamilton nel corso della conferenza stampa a Suzuka. “Penso di non saperne abbastanza sulla questione. Ovviamente si sussurra di tutte queste cose diverse, quindi non posso dire nulla. Ma quello che posso affermare è che ricordo che l’anno scorso a Silverstone abbiamo avuto l’ultimo aggiornamento, e fortunatamente era ottimo e abbiamo potuto lottare con esso.”
Hamilton ha poi proseguito: “Poi però abbiamo visto che la Red Bull, ogni fine settimana o ogni due weekend, portava degli aggiornamenti. Credo che da quel momento in poi abbiano apportato almeno altri quattro aggiornamenti. Se avessimo speso 300.000 euro per un nuovo fondo o per adattare un’ala, avremmo cambiato l’esito del campionato, naturalmente, perché saremmo stati più competitivi nella gara successiva. Spero quindi che non sia questo il caso, e mi auguro che Mohammed Ben Sulayem e la FIA facciano ciò che è giusto con qualsiasi cosa scoprano. Dobbiamo avere fiducia, nella speranza che vi sia trasparenza al 1000%”.
Posizione condivisa anche da George Russell, al primo anno in Mercedes: “L’intero team ha lavorato duramente per rimanere entro i limiti di spesa. Confido che Mohammed ben Sulayem e la FIA impongano una punizione appropriata a chiunque sia ritenuto colpevole delle accuse mosse. Ci si aspetta che l’importo che è stato superato sia quello dedotto per il bilancio del prossimo anno e probabilmente un po’ di più come punizione. Ma aspettiamo e vediamo”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion