Una calma apparente nel finale di stagione ci ha indotto a pensare che la Ferrari non avrebbe cambiato nulla nell’organico, in vista del 2023. Gli errori fanno parte di un percorso di crescita che a Maranello è iniziato al termine della stagione 2019 – anno in cui Mattia Binotto divenne team principal – e che non è ancora finito. La F1-75 è il frutto di un lavoro lungo anni, ma nella Formula 1 difficilmente i campionati si vincono solo con la macchina. Per quanto il mezzo meccanico possa essere anch’esso fallibile, e inaffidabile c’è la componente umana che deve compensare quanto può. Con il talento dei piloti, le strategie, con una visione complessiva degli obiettivi da raggiungere. Già da qui è sorto più di un dubbio. La Ferrari poteva lottare per delle vittorie o per il mondiale?
Col senno di poi, se consideriamo le situazioni evitabili, togliendo l’affidabilità, forse avrebbe avuto qualche vittoria in più ma non il mondiale. Tuttavia, in casa Ferrari di errori umani ce ne sono stati tanti, troppi. Incapacità nell’agire rispetto agli imprevisti in cui gli interminabili secondi che passavano tra una comunicazione e un’altra hanno pregiudicato un risultato. Le comunicazioni confuse, ordini ritrattati, lo sbando più totale. Quando accadono disastri del genere si pensa subito ad un cambiamento e questo ha richiesto il pubblico sin da subito. Agire in quelle aree, sostituendo quelle figure che si sono dimostrate fragili, inadeguate al ruolo coperto.
La Ferrari però è sempre apparsa solida nel suo silenzio. Nessuna figura sembrava in bilico, nonostante le reazioni in particolare di Charles Leclerc, che facevano intendere che qualcosa non andava. La risposta a sorpresa di tutti, team incluso, è arrivata in settimana. La bomba mediatica, lanciata dalla Gazzetta, riguardo il licenziamento di Mattia Binotto ha lacerato il silenzio in cui il team si era comodamente rifugiato. Il tutto a pochi giorni dal termine della stagione prima del GP di Abu Dhabi, una provocazione che ha avuto un effetto devastante. Il team ha prontamente smentito, probabilmente perché non si aspettava trapelasse questa notizia. Così come a Marzo non si aspettava trapelassero le foto in anteprima della F1-75.
Binotto smentisce tutto
Alla vigilia del GP di Abu Dhabi nel corso della conferenza stampa dei Team Principal Mattia Binotto ha risposto per la prima volta alle scomode domande sul suo futuro, parlando anche del rapporto con Sebastian Vettel – che lascerà la F1 al termine di questo weekend – e la Ferrari.
“La Ferrari è il team più amato, come ha detto in passato Sebastian. Tutti sono fan della Ferrari anche se dicono di non esserlo. Quando c’è una passione così forte questa può portare anche a tante critiche e tante voci, come abbiamo visto anche in passato. La situazione non cambierà adesso e non cambierà in futuro. Quando sono uscite queste voci ho parlato con il presidente John Elkann, e abbiamo discusso insieme di quale fosse il miglior modo per agire, così abbiamo deciso di pubblicare quel comunicato per chiudere ogni speculazione. Si è trattato di voci che non avevano alcun fondamento, e per il futuro la cosa più importante è concentrarmi sull’ultimo weekend di gara, anche per non distrarre il team, con voci che ci saranno sempre trattandosi della Ferrari.”
Alla domanda categorica sulla certezza che rimarrà team principal nel 2023 Mattia Binotto ha però cambiato prospettiva indicando come non spetti a lui decidere sul suo futuro. “Non sta a me decidere ma sono rilassato, non ho motivo di preoccuparmi. Se ripenso alla stagione abbiamo avuto degli alti e bassi e non siamo ancora la macchina più veloce della griglia ma abbiamo raggiunto l’obiettivo principale ovvero tornare ad essere competitivi con le vetture di questa nuova era.”
“Se guardo al modo in cui abbiamo iniziato la stagione penso che nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la Ferrari fosse così veloce, questo dimostra che il team ha lavorato bene mantenendo l’unità anche nel 2020 e 2021. Certo dobbiamo ancora migliorare in tanti punti ma sono sicuro che, come abbiamo fatto in passato li riesamineremo e cercheremo di risolverli. Il team in fabbrica è concentrato sul 2023 proprio per risolvere questi problemi. Dobbiamo migliorare sul passo gara perché la strategia e tutto quello che la circonda è molto più semplice se hai una macchina forte in gara. Quindi sono tranquillo e concentrato su quello che dobbiamo fare come team.”
Su Vettel: “non rinnovarlo è stato il compito più difficile”
“Innanzitutto Sebastian è un gran pilota, lo dicono i suoi fantastici risultati. Come Ferrari abbiamo avuto la fortuna di averlo, sono stati 6 anni importanti. Ha dato tanto come pilota ma soprattutto come persona e tutti ancora lo amano, anche noi in Ferrari gli vogliamo ancora bene. Sono stati anni intensi e difficili. Il compito più difficile della mia carriera è stato proprio annunciare a Sebastian che non gli avremmo rinnovato il contratto per la stagione 2021. Quando vuoi bene a una persona e ti piace tanto collaborare con lui è difficile dare l’annuncio. Ma da quel momento sono diventato più forte. In Ferrari il suo obiettivo era vincere con la Ferrari, un sogno anche nostro ma non è stato un suo fallimento, ma dell’intero team. Nel 2017 e 2018 ci è andato vicino ma non siamo riusciti a raggiungerlo.”
Fonte dichiarazioni: Sky Sport F1