Era il dicembre 2021 quando Mohammed Ben Sulayem è stato eletto nuovo presidente della FIA. Non è stato di certo un inizio di stagione facile per il presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, che ha dovuto affrontare situazioni molto diverse e complicate.
L’inizio particolare
Una delle situazioni più scottanti è stato il caso Michael Masi. Ben Sulayem, sulla questione, si è espresso già un paio di volte, motivando la decisione di sostituirlo come direttore di gara. Non sono mancate però le polemiche anche nel corso della nuova stagione, la prima effettiva sotto la sua guida. Evento di principale discussione fu il bombardamento che si ebbe a Jeddah, durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita, concluso alla fine senza enormi difficoltà.
Ben Sulayem: “Dobbiamo continuare a lavorare”
Per Ben Sulayem è arrivato dunque il momento di tirare le somme del suo primo semestre come presidente FIA. L’ex pilota di Rally emiratino, ha commentato così, in esclusiva a GrandPrix247, il suo operato.
“Sta andando bene, ma le sfide non finiranno mai. Nei primi sei mesi direi che è stato un compito impegnativo. Società esterne come Deloitte e McKenzie stanno lavorando in audit e presto ci daranno i loro riscontri. Per quanto riguarda la parte finanziaria, ho ereditato una FIA debole. Non voglio dire che qualcuno abbia abusato del budget, ma a causa di comportamenti negligenti adesso abbiamo 23 milioni di euro per le nostre operazioni. Sono fiducioso che con la giusta squadra, il giusto approccio, il giusto piano e una bella federazione, saremo in pareggio in meno di due anni. Dai primi dati dei revisori emerge che la FIA è vecchia. Non nel personale, bensì nel pensiero. Non possiamo essere “vecchi” in uno sport dinamico. Guardate tutta questa tecnologia, bisogna stare al passo e aggiornarsi continuamente e reinventarsi“.
Obiettivo crescita
Una Formula Uno che cresce, piace sempre di più alla gente e ai giovani, ed è pronta a continuare il suo sviluppo.
“Tra cinque anni vedo una Formula 1 più sana e dinamica. Ora le sfide sono diverse – ha commentato il presidente – dobbiamo fare dei cambiamenti. Ci sono alcune cose che al momento non mi soddisfano.. Per fortuna, il successo della F1 sta aumentando. Penso che abbia anche a che fare con la pandemia, che ha influenzato la mentalità delle persone. La gente vuole vivere il momento, ora. A volte diamo le cose per scontate, ma chi avrebbe immaginato che saremmo stati chiusi per così tanto tempo e che le persone sarebbero morte a causa del Covid? È stato un incubo. Parte del merito, inoltre, ce l’ha sicuramente l’interesse degli Stati Uniti. La FIA ci aveva già provato, ma non era andata bene. Ora l’appetibilità della F1 è aumentata di nuovo, gli americani sono diversi“.
FONTE DICHIARAZIONI: FormulaPassion