Manca sempre meno all’inizio della stagione, ma nonostante le monoposto non siano ancora scese in pista c’è una grande attenzione su alcune di esse. In particolare questa volta parliamo della VCARB 01, la prima monoposto del team Racing Bulls, erede AlphaTauri. Proprio questa monoposto sarebbe una delle osservate speciali. Il motivo è legato alla sempre più crescente vicinanza del team di Faenza con la casa madre, ovvero Red Bull. L’idea che tra i due team ci possano essere degli scambi di informazioni oltre che di materiali preoccupa e non poco la concorrenza. Pensate infatti di ritrovarvi 4 Red Bull in pista al posto di 2. La situazione cambia soprattutto per i team che cercano di occupare la zona alta della classifica. AlphaTauri non era in grado di lottare per qualcosa di così grande. Chi può dire però cosa sarà in grado di fare la VCARB 01? Per questo il CEO di Racing Bulls, Peter Bayer, si trova al centro di una polemica riguardo le somiglianze con la Red Bull. Una polemica partita da una protesta dal CEO della McLaren, Zak Brown.
La FIA tiene d’occhio Bayer e Racing Bulls
La presentazione della nuova monoposto della Racing Bulls, la VCARB-01, ha suscitato confronti evidenti con la filosofia progettuale della Red Bull. Tuttavia, Bayer ha tenuto a precisare che nulla è stato fatto all’oscuro della FIA. La Federazione, dice Bayer ha infatti esaminato attentamente il veicolo riconoscendolo come un “concetto diverso”. E soprattutto, nel pieno rispetto dei regolamenti.
Le preoccupazioni sollevate da Brown riguardano la possibile violazione delle regole della Formula 1 sulla condivisione di informazioni tra costruttori differenti. In questo caso tra Red Bull e Racing Bulls. Contrariamente Peter Bayer, nella sua difesa sostiene che tali preoccupazioni circa le somiglianze tra Racing Bulls e Red Bull siano legate alla minaccia percepita da Brown piuttosto che alle irregolarità nel modus operandi della squadra.
“La Formula 1 è una battaglia di risorse e oggi anche di efficienza. Credo che le squadre più indietro in classifica abbiano bisogno di un certo sostegno, perché sommando i punti delle ultime quattro non si arrivano a quelli della sesta in classifica. Questo aiuto avviene principalmente attraverso mezzi finanziari, pezzi di fornitura di prodotti per rimanere effettivamente competitivi. La realtà finanziaria è un dato di fatto oggi, e non è che tutti i 10 team stiano facendo soldi. Dobbiamo stare attenti a non reagire in modo eccessivo alla paranoia di certe persone“, ha commentato Bayer a RacingNews365.
Bayer: “Noi avversari leali”
Le dichiarazioni di Brown sulla sinergia tra Red Bull e Visa Cash App RB hanno intensificato ulteriormente le tensioni. Bayer ha respinto vigorosamente le accuse, argomentando che la Formula 1 è fondamentalmente una lotta tra risorse e che le squadre meno competitive hanno bisogno di sostegno finanziario e fornitura di prodotti per mantenere la loro competitività. Bayer inoltre ha garantito che il team non ha bisogno di questi escamotage per affermarsi in Formula 1.
“Una delle prime cose che si imparano in Formula 1 è che il modo più facile per diventare impopolari è avere successo. Finché sei ultimo, la gente non si accorge nemmeno della tua presenza. Non appena cresci, ti tirano addosso tutto quello che possono. Vengo dalla FIA e so quanto sia alto il controllo su tutte le squadre, specialmente se hanno già legami stretti. Noi vogliamo essere concorrenti agguerriti ma leali”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion