La Formula 1 nel 2026, con il nuovo ciclo tecnico, darà il benvenuto a due marchi di grande prestigio: Porsche e Audi. Tuttavia, entrare in Formula 1 da motoristi è una cosa, ben altra è farlo da scuderia, il che porta a un tipo di impegno, ma soprattutto di visibilità, diverso. Con già 10 team in griglia l’unica possibilità di accedere come scuderia per questi marchi è quella dell’acquisizione ed è proprio questa la strada che sembra voler percorrere Audi. Ma non è così semplice.
La McLaren “non è in vendita”
Le ultime indiscrezioni su Audi parlavano di un accordo per rilevare la McLaren cosa però smentita dal CEO del team, Zak Brown, che ha respinto l’idea dell’acquisizione chiarendo quanto il team non sia in vendita né interessato ad alcuna trattativa che contempli il rebranding dello storico nome della McLaren Racing.
“I nostri azionisti sono molto impegnati con la McLaren – ha specificato – abbiamo già avuto colloqui con Audi, e non siamo in vendita. Siamo molto attenti al nostro futuro, e stiamo anche facendo molto bene in pista. Gli azionisti hanno fatto investimenti sostanziali per dare alla nostra squadra le risorse di cui abbiamo bisogno per tornare davanti.
La McLaren, sembrerebbe in crescita anche sul piano finanziario, salvato dagli investimenti da parte di MSP Sports Capital. “Siamo veramente in salute – ha detto Brown – cosa che non era così 18 mesi fa. MSP Sports Capital è corsa in aiuto e ha investito e ora i risultati si vedono. Sapete tutti dove eravamo soltanto un anno e mezzo fa e ora sembra come se fossero passati molti anni”.
L’unica opportunità che ci resta nel vedere associato il nome di Audi e McLaren è quindi quella di natura più tecnica, legata alla fornitura di Power Unit, assolute protagoniste del nuovo ciclo che inizierà proprio nel 2026.
Dal punto di vista commerciale stiamo andando molto bene; il morale della squadra è davvero buono, e quindi non abbiamo alcun interesse nel venderla. In ogni caso – ha aggiunto – spetta al nostro team principal, Andreas Seidl, decidere quale power unit vorrà montare, ma qualsiasi conversazione intorno all’acquisto della McLaren non sarà presa in discussione“.
Ipotesi Aston Martin..o Sauber?
Con la McLaren fuori dai giochi e con in ballo 500 milioni di investimento per un’acquisizione, secondo le ultime indiscrezioni, restano le piste che portano ad Aston Martin, Williams e Sauber. Nell’ipotesi Aston Martin si nascondono indizi nelle parole di Lawrence Stroll, che ha ammesso di aver intrattenuto con Audi discussioni sul tema, senza sbilanciarsi però sulla possibilità di cessione.
“Audi ci ha contattato? Sì. E siamo molto contenti della nostra collaborazione con la Mercedes? Sì. Il mondo della Formula 1 è pieno di queste storie“, ha detto Lawrence, secondo quanto riportato da Autosprtint
Secondo però altre indiscrezioni Audi sarebbe più interessata all’acquisizione di Sauber. “Si dice che Stroll e i suoi investitori stiano valutando attivamente la possibilità di vendere l’azienda ad Audi. Questa operazione darebbe loro la tranquillità di aver salvato il marchio e di averlo consegnato a una grande industria“, si legge sul blog del giornalista britannico Joe Saward, che ha giustificato il tutto non solo per via della competitività con Aston Martin, ma anche per il passato della partnership di successo tra Sauber e un altro marchio tedesco, BMW.
Saward, sottolinea inoltre che parte di quelle persone che erano BMW in quegli anni oggi lavorano in Audi.
“Il CEO di Audi Markus Duesmann era uno degli ingegneri della BMW in quell’epoca e l’anno scorso hanno nominato l’australiano Adam Baker, un altro ex uomo della BMW, per formulare la strategia di gara dell’Audi. Un altro uomo coinvolto è Mike Crack, che ora sta imparando a essere un leader della squadra con l’Aston Martin”, ha detto Saward per chiudere.
Fonte: Formula Passion